BioLab: blackout e polemiche Caos per tamponi e visite

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Rimanere senza energia elettrica, non poter lavorare e avere danni consistenti. Al BioLab di Montecchio sanno cosa vuol dire. Ieri mattina intorno alle 9.30, dopo settimane di sbalzi continui, centraline telefoniche bruciate e un macchinario importante buttato, è andata definitivamente via la corrente. Non solo nel laboratorio di analisi ma anche in altre attività del centro commerciale Arcobaleno che per l’occasione si è trasformato in buio. "Da diverse settimane avevamo problemi con la linea elettrica. Due settimane fa si è rotta una macchina fondamentale da laboratorio tanto che ne abbiamo dovuta ordinare un’altra, lavorando di notte per installarla e per metterci in pari per servire gli esami alla gente", spiega Michele Calcinari, amministratore del laboratorio che conta anche sedi a Fano, Pesaro, Calcinelli e Marotta. "Avevamo fatto diverse segnalazioni a e-distribuzione, gruppo Enel – prosegue Calcinari – ma ci hanno detto che trattandosi di un problema serio non sarebbero intervenuti finché non si rompeva". Ma ieri il cavo sotterraneo che ha perso l’isolamento è definitivamente morto. Un disservizio enorme, con pazienti che sono dovuti andare via e tamponi e visite che sono saltati. Sandro Cangiotti, co-titolare del Biolab, racconta: "Siamo rimasti al buio dalle 9.30 alle 13. Un danno economico ma anche di immagine, ci dispiace tanto per i clienti. Lamentiamo il fatto che Enel si doveva attivare prima. Così non va bene, il servizio che noi facciamo è per centinaia di persone e vogliamo scusarci anche con i clienti". Nel pomeriggio sono state fatte sedute extra per recuperare le ore perse. La corrente è tornata a seguito di un intervento provvisorio e nei prossimi giorni il problema dovrebbe essere risolto.

Nicholas Masetti