Bollette dell’acqua, Felici non è convinto: "La tariffazione a Rimini è più conveniente"

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URBINO

Non è concluso il confronto sulla tariffazione delle bollette dell’acqua tra Michele Felici, dirigente del Comune di Urbino in pensione, e Marche multiservizi. Secondo Felici si applicano minimali e massimali di consumo non corrispondenti alla prassi più diffusa e a perderci sono i cittadini. Marche Multiservizi ha replicato con un’ampia documentazione, a fronte della quale, però, Felici ha da ridire. "Alla richiesta di controllare le fasce di consumo idrico che l’AATO n°1 (e la Multiservizi) applica perché servono solamente ad “obbligare“ una “tariffa generale“ più alta, mi viene risposto, indicandomi una relazione di 36 pagine, che tutto è regolare e rispettoso della norma. Lo spirito della norma è quello di avere una tariffazione “pro-capite“ che premia i comportamenti virtuosi, poi la norma definisce, su base nazionale, fasce di consumo in cui i diversi scaglioni tariffare sono commisurati. Chi guida il Servizio Idrico Integrato della zona, ha stabilito che le fasce, con tariffa agevolata e base (riferite alle famiglie di 2 e 3 componenti), sono di mccnf1anno 64 e 96 (pari 87,67 litri personagiorno) mentre, a livello nazionale, sono indicate virtuose se consumano rispettivamente 100 e 120 mccnfanno, (pari a 109,59 litri personagiorno) mentre la media dei consumi in Italia è di 220 litri personagiorno. Con ciò si torna ad affermare che il meccanismo delle tariffe del SII applicato nella nostra zona, si basa su una “furbizia“ (fascia virtuosa non possibile) per cui tutti sono costretti a rientrare almeno nella 1^ eccedenza, cosi` tutti pagano di piu` e nessuno viene incentivato ad essere un utente virtuoso. Invito tutti a verificare come Hera (multiservizi) ha organizzato le tariffe idriche a Rimini", conclude Michele Felici.