Pesaro, studenti a lezione di sentimenti col filosofo

A scuola l'orientamento dell'esperto per difendersi da bulli e socialmedia

La presentazione con Tartaglione, Ceccarelli, Tinazzi, Bcc Gradara ed Ercolani

La presentazione con Tartaglione, Ceccarelli, Tinazzi, Bcc Gradara ed Ercolani

Pesaro, 18 gennaio 2019 - «Se no lo faccio è come se non avessi vissuto la giornata». E’ la risposta di un giovane di sedici anni al filosofo Paolo Ercolani a cui era stato chiesto per quale ragione passasse quotidianamente quasi otto ore chattando sui social e postando stories su Instagram. Davanti a 200 compagni, invece una ragazza, solitamente molto timida, ha trovato il coraggio di fare lei una domanda al filosofo, invitato dalla scuola a tenere un ciclo di lezioni su una materia specialissima e innovativa come «Educazione ai sentimenti».

A cosa questa possa servire è presto detto. «L’educazione sentimentale o rieducazione al senso di umanità nei rapporti – spiega l’assessore Giuliana Ceccarelli – può essere uno strumento per prevenire il bullismo, la violenza di genere ed altre forme di prevaricazione. Per questo in collaborazione con Marcella Tinazzi, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, con la Commissione pari opportunità della Regione Marche e il sostegno della Bcc di Gradara abbiamo accolto il progetto di Paolo Ercolani, professore universitario ad Urbino che in collaborazione con la psicoanalista Chiara Tartaglione porterà nelle nostre scuole superiori il primo ciclo di Educazione ai sentimenti».

Il modulo di lezioni prevede incontri di tre ore: primi a parlare saranno gli adulti, mentre l’ultima ora sarà riservata al dibattito con i ragazzi. Questa, nella ricerca portata avanti da Ercolani è la fase di restituzione importante e feconda. «Tra le testimonianze che maggiormente mi hanno convinto di quanto sia necessario sensibilizzare i ragazzi su come sia possibile costruire relazioni sane ed equilibrate con gli altri, senza restare assoggettati alla comunicazione da social network e app, mi viene in mente proprio quella della diciassettenne di una scuola del Piemonte».

La ragazza ha spiegato la sua sofferenza nel non soddisfare il fidanzato nella maniera in cui lei avrebbe voluto, perché a suo dire i suoi comportamenti non rispondevano ai canoni delle ragazze che il fidanzato privilegia nei siti pornografici. «La preoccupazione per uno o più difetti o imperfezioni percepiti nel proprio aspetto fisico ma che oggettivamente non sono osservabili o appaiono agli altri in modo lieve – osserva Ercolani – sono un aspetto ricorrente del disagio lamentato dagli adolescenti».

Ma secondo molti studi specialistici citati da Ercolani ieri, in occasione della presentazione del ciclo pesarese di incontri destinati all’«Educazione ai sentimenti» il pervasivo uso di dispositivi tecnologici attraverso cui giovani interagiscono quotidianamente diventa una lente deformante della vita vera. Per questo nel corso la visione critica dei nuovi media occupa una parte nevralgica.

«I ragazzi di oggi fanno esperienza della propria vita al 90% attraverso l’intermediazione di una macchina – conclude Ercolani – e questo può provocare anche effetti negativi o pericolosi. I ragazzi usano tantissimo i social media ma spesso sono inconsapevoli degli effetti che questi possono provocare a livello cognitivo, affettivo e di capacità relazionale».

Laboratori pedagogici

Per vedere le stelle bisogna spegnere le luci vicine agli occhi. Oggi alle ore 17.30 e 18.30, al parco Miralfiore si terrà una visita guidata «La natura quando è buio», per bambini dai 4 agli 8 anni. «Si tratterà in pratica – spiega l’assessore Giuliana Ceccarelli – di una passeggiata serale nel boschetto del parco, accompagnati dalla guida naturalistica Andrea Fazi». E non solo.

Nell’ambito dei Laboratori pedagogici, iniziativa culturale organizzata dai servizi educativi del Comune «domani – continua Ceccarelli – i bambini dai 3 ai 10 anni potranno partecipare ad un laboratorio creativo che si terrà dalle 10 alle 12 per imparare la cultura del riuso, contro ogni spreco. L’iniziativa è ospitata dalla Ludoteca Riù, di via Petrarca 34». Tornando all’avventura naturalistica di oggi verranno organizzati due gruppi di 15-20 bambini ciascuno: 1° gruppo bambine e bambini 4-5 anni (scuola dell’infanzia) - dalle ore 17.30 2° gruppo bambine e bambini 6-8 anni (scuola primaria) - dalle ore 18.30. I genitori accompagneranno i bambini nei pressi del bar del parco. L’attività è gratuita, le iscrizioni sono possibili fino al raggiungimento del numero massimo di posti disponibili. Prenotazione obbligatoria, chiamando la Segreteria del Coordinamento Pedagogico, tel. 0721 387 344 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30.