Ca’Centirocco è un esempio emblematico di come un dissesto non tenga conto dei confini amministrativi. Siamo sulla SP 2, con la frana tra Monte Grimano Terme e Mercatino Conca: solo che il primo tratto dissestato è nel perimetro dell’emergenza e quindi destinatario di risorse per il ripristino dell’asse viario, mentre il secondo Comune no.
"Abbiamo avuto dal generale Figliuolo – dice Elia Rossi, sindaco di Monte Grimano Terme – la rassicurazione che situazioni come questa possono essere affrontate in deroga al confine amministrativo. Di conseguenza Monte Grimano che è destinataria dei fondi statali per la ricostruzione agirà anche a favore del territorio di Mercatino Conca per rimettere in ordine l’intero fronte franoso, senza che il confine amministrativo sia di ostacolo alla copertura finanziaria".
La questione, dall’esito positivo, ha tenuto banco durante l’incontro avvenuto ieri in Provincia con il presidente Paolini e gli amministratori dei sette Comuni che avranno 55milioni di euro per gestire la ricostruzione, pubblica e privata, dal dissesto idrogeologico post alluvione. Subito dopo Figliuolo è stato accompagnato da Rossi per un sopralluogo tecnico nei punti maggiormente critici a Monte Grimano. Quando l’assessore regionale Aguzzi, al fianco del generale, ha ribadito la possibilità per altri 5 Comuni – Frontone, Urbania, Tavoleto, Macerata Feltria e Piandimeleto – di rientrare nell’emergenza insieme ai già presenti – Fano, Gabicce Mare, Monte Grimano Terme, Montelabbate, Pesaro, Sassocorvaro Auditore – Figliuolo ha rassicurato che qualora si concretizzasse l’ipotesi, verranno date nuove risorse, aggiuntive ai 55milioni di euro. La perplessità dei sindaci era comprensibile se si pensa che da solo il Comune di Sassocorvaro Auditore ha 11milioni di euro di danni a cui fare fronte; mentre 13 milioni di euro solo a Monte Grimano.
s.v.r.