Pesaro, Burioni sul Biolab: “Vi spiego perché non avere paura”

Il virologo posta su Facebook una sua foto davanti a un laboratorio Bsl-3

Roberto Burioni

Roberto Burioni

Pesaro, 18 febbraio 2023 – “Qualcuno soffia sul fuoco della paura che è facile (e irresponsabile) alimentare e che è difficile spegnere”. L’ha detto in un post su Facebook il virologo Roberto Burioni, a proposito del biolaboratorio che dovrebbe essere realizzato dall’Istituto zooprofilattico al quartiere Torraccia di Pesaro, ma che sta incontrando l’opposizione forte di residenti e movimenti cittadino di varia ispirazione. 

Le barricate sono un paradosso – spiega il virologo di origini fermignanesi – proprio mentre riprendiamo la vita normale grazie a luoghi come questo, che sono riusciti a isolare a tempo di record il virus che causa il Covid, e grazie alla scienza, quella di cui si diffida e di cui si ha paura, che utilizzando questi dati ha messo a punto a tempo di record vaccini sicuri ed efficaci”.

La polemica nasce dal fatto che il progetto prevede la realizzazione di un laboratorio di alta sicurezza, chiamato Bsl-3, che induce a pensare che al suo interno possano svolgersi esperimenti e manipolazioni di virus pericolosi.

“Non è così – rassicura lo scienziato -. Per tranquillizzare chi ha paura ho fatto una foto davanti alla porta del mio studio all'Università San Raffaele, quello dal quale sto scrivendo questo post e dove passo le mie giornate da quasi 20 anni”.

Burioni la mostra su Facebook e spiega: “La porta che vedete in fondo è un laboratorio Bsl-3, si trova a circa 10 metri da me e mai mi è passato per la mente di avere la minima paura. Non abbiatene neanche voi, anzi, fidatevi della scienza, perché è l'unica cosa che, se siete veramente nei guai, vi salva la vita. La superstizione e la paura non servirebbero a niente”.

Il docente di Virologia e Microbiologia all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, spiega poi il motivo del suo interessamento alla questione: “Vivo a Milano, ma seguo molto da vicino tutte le notizie che riguardano la mia zona di origine e non ho potuto non notare una polemica che ho trovato veramente surreale, molto significativa dei tempi che stiamo vivendo. In un luogo nel pressi di Pesaro si vuole costruire un laboratorio che dovrà essere usato dall'Istituto zooprofilattico per studiare i virus animali. In tempi normali una simile iniziativa sarebbe stata salutata con grande entusiasmo. A parte l'onore di ospitare un centro di ricerca scientifica, ci sono ricadute pratiche molto positive: posti di lavoro, studenti e ricercatori che gravitano intorno al laboratorio, la possibilità di vedere eseguiti tempestivamente esami complicati che possono avere una importanza pratica sia sulla salute, sia - parlando di animali - sull'economia. Invece, in questo sfortunato mondo che viviamo, l'atteggiamento di molti è diverso: come si legge la parola virus si viene presi dal panico, qualcuno soffia sul fuoco della paura che è facile (e irresponsabile) alimentare e che è difficile spegnere”.