Ca’ Staccolo, eliporto verso il decollo Gambini: "Pronto per ottobre"

Dopo decenni, al via i lavori per il sottofondo "Servirà per l’eliambulanza. Idoneo anche per voli notturni"

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di Nicola Petricca

Entro ottobre, Urbino avrà il suo eliporto. Sono cominciati i lavori di realizzazione dell’infrastruttura, richiesta da anni e di cui tanto si era dibattuto, con diverse soluzioni vagliate, che sarà realizzata nei pressi del santuario di Ca’ Staccolo, concludendo un progetto partito con il completamento del santuario e la costruzione del suo parcheggio. "L’impostazione è già stata fatta, ora la ditta appaltatrice sta realizzando il sottofondo, poi passerà a pavimentazioni e recinzioni - spiega il sindaco Maurizio Gambini -. Infine si predisporranno l’impianto illuminazione e segnalazione, che saranno fatti in modo da renderlo idoneo anche al volo notturno. Ho visto che pure Enel si è già messa all’opera per interrare la condotta: non si metteranno pali fuori terra per non infastidire l’atterraggio. Tempi? Si tratta di un lavoro da un mese e mezzo - due, solitamente. Tenendo conto anche di eventuali ferie estive, per ottobre dovrebbe essere tutto pronto".

L’eliporto risolverà un problema che accompagna Urbino, per altro sede dell’ospedale di rete dell’entroterra, da decenni: gli elicotteri sono sempre stati costretti a "prendere in prestito" zone della città per atterrare, soprattutto il campo sportivo. "Principalmente servirà per l’eliambulanza, ma in certi casi anche per privati o altri tipi di utenti che chiederanno la disponibilità di atterrare. Lo spostamento d’aria e non darà fastidio alla viabilità: è stato valutato tutto con l’ente che ha effettuato le verifiche preventive".