ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Caccia al magazzino della droga dopo il maxi sequestro di hashish: 15 kg nelle merendine

Il grosso quantitativo di droga era nascosto in snack e merendine. Gli inquirenti ora cercano il centro di stoccaggio, secondo l’ipotesi investigativa il deposito potrebbe trovarsi nel pesarese

La droga nascosta in snack e merendine nelle immagini scattate durante la conferenza stampa in Questura

La droga nascosta in snack e merendine nelle immagini scattate durante la conferenza stampa in Questura

Pesaro, 23 gennaio 2025 – È caccia al magazzino della droga. Dopo il maxi-sequestro di 15 chili di hashish del 21 gennaio scorso, a seguito dell’arresto di un cittadino francese di origine marocchina condotto dalle volanti della polizia di Pesaro, gli inquirenti ora cercano il centro di stoccaggio. Secondo l’ipotesi investigativa il deposito potrebbe trovarsi nel pesarese.

Ricerche degli inquirenti

Gli agenti, in base agli indizi raccolti, potrebbero presto risalire al deposito in cui si presume possano trovarsi ulteriori quantità di hashish confezionate alla stessa maniera. Sono proprio gli involucri contenenti la droga ad essere sotto la lente delle forze dell'ordine in quanto sembrano essere il prodotto di una vera e propria fabbrica. Si tratta di merendine e snack perfettamente sigillate con una stampa che indica la quantità di prodotto e il livello di THC, ossia il principio attivo, in esso contenuto.

Ipotesi organizzativa e provenienza della droga

L'ipotesi è che si tratti di una vera e propria organizzazione dello spaccio. La provenienza sembra attribuibile al Marocco. Da lì poi via nave in direzione della Spagna per proseguire il trasporto nel resto d'Europa via terra, con vari depositi in alcuni punti del continente. Tra questi potrebbe rientrare la provincia di Pesaro-Urbino. A rafforzare le ipotesi degli inquirenti il sequestro del giugno scorso dove, anche in quel caso, oltre 1,5 chili risultavano confezionati in pacchetti di caramelle e dolciumi di marca.

Modalità dell'operazione

Le modalità dell'operazione, in entrambe le situazioni, risultano molto simili. Gli agenti anche in questo caso hanno osservato una vettura già segnalata seguendola nella città pesarese, per poi fermarla al casello autostradale il giorno successivo, trovando il grande quantitativo di droga e una somma in contanti pari a 850 euro. Per la persona coinvolta, che non era proprietaria dell'autovettura, ancora non è stato convalidato l'arresto. Al momento risulta comunque, in via precauzionale e in attesa di giudizio, presso la casa circondariale di Villa Fastiggi.