Cagli, assegnate le Civiche benemerenze in occasione della festa del patrono Geronzio

Il santo venne ucciso alle porte della città nel 501. Processione in centro

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Lunedì scorso Cagli ha festeggiato il patrono san Geronzio e assegnato le Civiche benemerenze. Geronzio, vescovo di Cervia nel 501, partecipò al sinodo romano indetto da papa Simmaco contro l’antipapa Lorenzo. Alle porte della città, lungo la consolare Flaminia secondo la tradizione nell’anno 504 il vescovo Geronzio fu decapitato dagli scismatici, avendo egli difeso nel 501 il pontefice Simmaco al concilio romano detto palmare.

Altri storici affermarono che non furono tanto i seguaci dell’antipapa Lorenzo a far uccidere il vescovo di Cervia, bensì dei comuni briganti. Oltre ai festeggiamenti religiosi nel salone degli stemmi del Comune si ono assegnate le Civiche benemenrenze. Quest’anno è stata premiata alla memoria Lucia Braccini, per molti anni alla guida della locale Pro Loco e l’insegnante Tersicore Paioncini studiosa della storia locale e molto attiva come guida di gruppi turistici alla scoperta delle bellezze storiche artistiche della città.

La festa del patrono prende sempre avvio presto, alle 8,30 con le messe dedicate al patrono a Campo Ventoso, lungo la vecchia Statale Flaminia dove la storia indica da secoli come luogo del martirio. Nel pomeriggio in Cattedrale c’è stata la celebrazione solenne presieduta dal vescovo Armando Trasarti. Apprezzata come sempre la presenza della banda cittadina che ha accompagnato la processione con arrivo alla chiesa di san Geronzio.

Alla benedizione è seguita la festa vera e propria con degustazioni di prodotti locali.

Mario Carnali