ALESSANDRO MAZZANTI
Cronaca

Cane uccide padrona, l’esposto degli animalisti: "Non va abbattuto ma soltanto rieducato"

L’associaziome presenta domani la denuncia per chiedere ai giudici che si occupano del caso di Mercatino Conca, di scavare a fondo: ‘Qualcuno in passato ha sbagliato’

Tigre, il pastore dell’Asia Centrale che giovedì scorso nella campagna di Mercatino Conca ha assalito la padrona Gianna Canova, 84 anni: la donna è morta dopo una breve agonia, il cane è ora nel canile di Ca’ Lucio, a Urbino

Tigre, il pastore dell’Asia Centrale che giovedì scorso nella campagna di Mercatino Conca ha assalito la padrona Gianna Canova, 84 anni: la donna è morta dopo una breve agonia, il cane è ora nel canile di Ca’ Lucio, a Urbino

Pesaro, 3 marzo 2024 – “L’unica cosa certa è che Tigre, il cane che ha morsicato a morte la sua padona ottantenne, non va ucciso ma rieducato".

Inizia così un comunicato della "Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente" che affronta il caso tragico avvenuto a Mercatino Conca giovedì scorso, quando un cane di razza pastore dell’Asia centrale, chiamato Tigre, ha assalito e morso in varie parti del corpo la sua padrona, Gianna Canova, provocandole una forte emorragia e uccidendola.

Ora le sorti del cane, che già si era mostrato pericoloso in altre occasioni, sia con gli stessi padroni che con altre persone che frequentavano la loro casa nella frazione di Mercatino, sono appese alla valutazione che di lui faranno i veterinari. E la decisione potrebbe essere quella di abbatterlo.

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E’ proprio ciò che gli animalisti vogliono evitare. Per questo, si legge nella loro nota, "abbiamo deciso di presentare lunedi un esposto alle autorità giudiziarie che si stanno occupando della vicenda per chiedere di scavare a fondo nella dinamica dello svolgimento dei fatti ma sopratutto di chiarire come mai quel cane che aveva già morso non ha avuto come era dovere dei suoi padroni un percorso rieducativo".

"Non vogliamo azzardare ipotesi, ma forse se chi di dovere avesse avuto l’accortezza di accorgersi ed intervenire subito forse oggi saremmo di fronte a una situazione diversa. Non vogliamo lanciare accuse a nessuno ma vogliamo che chi deve decidere della vita o della morte di Tigre prenda in esame tutte le sfaccettature del caso, comprese le eventuali manchevolezze che si sono verificate del passato".