Pesaro, famiglia ‘ostaggio’ di due rottweiler: “Viviamo nella paura”

Sotto choc una donna di Montelabbate, che si è ritrovata i due cani del vicino, davanti al portone di casa mentre usciva con la bimba di un anno. Il marito: "Adesso basta"

I due cani scorrazzavano liberi davanti all'abitazione della famiglia Briganti

I due cani scorrazzavano liberi davanti all'abitazione della famiglia Briganti

Pesaro, 19 novembre 2021 - Si sono ritrovati due cani rottweiler davanti il portone di casa. E non era la prima volta che accadeva. L’incubo, per la famiglia Briganti, residente in strada San Donato, sulle colline di Montelabbate, va avanti ormai da anni. La prima ad accorgersene, ieri mattina, è stata la moglie del signor Luis Briganti, che proprio in quel momento stava uscendo di casa, con in braccio la loro bambina di un anno.

La signora ha aperto la porta di casa e se li è ritrovati a due passi da lei. Così l’ha richiusa subito ed ha chiamato il marito, che in quel momento era al lavoro. “E’ stata una scena terribile, mia moglie mi ha chiamato subito ed era molto spaventata - racconta Luis Briganti, che é anche il presidente della Pro Loco di Montelabbate -, anche perché non stiamo parlando di due chihuahua. Ha trovato i due rottweiler davanti la porta, accucciati: uno era in piedi e l’altro sdraiato. Di certo, non fa piacere. Sono due cani immensi, lasciati liberi di scorrazzare per l’abitato dal nostro vicino e non è la prima volta che si intrufolano a casa mia. Io davvero non so più come fare, anche perché siamo ostaggio di questi due cani ormai da un paio d’anni e abbiamo paura ad uscire di casa, soprattutto la sera”.

“Non è possibile che debba stare sempre con l’ansia e la paura che prima o poi possano fare del male a me e alla mia famiglia - prosegue Briganti -: noi viviamo in una casa di campagna. I proprietari abitano a duecento metri da casa nostra. La prima volta che ce li trovammo qui, ci siamo rivolti agli enti competenti per capire di chi fossero, poi abbiamo trovato i padroni e li abbiamo riconsegnati. Avevamo paura anche per i cani stessi, ovviamente. Poi, però, la storia ha iniziato a ripetersi continuamente e la situazione ora è diventata insostenibile”.

Briganti racconta di aver già sollecitato le autorità competenti: “Ho chiamato i carabinieri, i vigili urbani, l’Asur veterinaria e tutti hanno svolto al meglio le loro mansioni - dice -, ma al momento nulla è stato risolto. Il padrone in questione continua a far finta di nulla. Anche qualche giorno fa, in Inghilterra, un bambino di dieci anni è morto poiché azzannato da un pitbull. Dobbiamo aspettare che accada la tragedia anche qui?".

"Non si può intervenire sempre dopo che accade qualcosa di grave - conclude l’uomo -. E non possiamo nemmeno sacrificarci io e la mia famiglia e non essere nemmeno liberi di uscire nel nostro giardino di casa. Abbiamo davvero tanta paura”.