Cantiano inghiottita dai fiumi Così la piena ha distrutto tutto

Devastati negozi, fabbriche, case, chiese. E la gente combatte

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di Roberto Damiani

Arrivi a Cantiano e trovi una Bmw nera in verticale, appoggiata alla ringhiera di una casa. Vicino c’è un Ape Piaggio 50 scaraventato contro un albero, un salotto e i ricordi di una famiglia, quadri, libri, foglietti, sono sparsi in un prato. Intorno vecchi e ragazzi spalano quintali di fango verso la strada. Qualcuno impreca, altri ringraziano i santi per aver perso solo il mobilio e la macchina ma non la pelle.

A Cantiano, dall’altro ieri, la vita è sospesa tra depressione e voglia di tornare il prima possibile alle cose che la gente vedeva fino alle 16.05 di giovedì 15 settembre. Perché dopo, un minuto più tardi, si è abbattuta tanta di quella pioggia che ha trasformato il torrente Burano e in misura minore il rio Balbano che scorrono nel paese, in draghi che hanno inghiottito tutto.

La piena ha superato gli argini, alti fino a 6 metri, entrando nelle case a piano terra devastandole. Completamente distrutti i negozi del centro storico, frutta, fiori, abbigliamento, panificio, pub, macelleria, farmacia, e danneggiate tutte le chiese diventate un ammasso di panche e inghinocchiatoi. Come la Collegiata in via IV Novembre messa sottosopra dal fango. Si è salvato solo l’altare.

Dice il parroco di Cantiano don Marco: "Una parrocchiana e la figlia sono rimaste aggrappate alle inferriate della finestra con l’acqua che scorreva sotto. La chiesa principale è piena di fango e acqua. Sui muri l’acqua è arrivata ad un metro e settanta". Spiega Adriano Naticchi, consigliere comunale e dipendente di Marche Multiservizi: "Qui manca acqua corrente, gas, luce, telefoni. Adesso cerchiamo di ripristinare tutto, quartiere per quartiere. Le squadre nostre, di Enel e Tim sono impegnate nel ripristinare i servizi. Ma non è facile perché nelle case potrebbe esser saltate le condutture interne e inondare ancora una volta le case. Una 80enne insieme ad una familiare, rimaste bloccate dal fango all’interno della loro abitazione, nel centro storico, sono state portate in salvo con un elicottero dei vigili del fuoco arrivato da Bologna. Le donne sono state issate col verricello. Più di 50 gli appartamenti devastati dal fango, 40 le auto distrutte, paralizzata la zona industriale.

In questo momento ci sono a Cantiano non meno di 50 uomini dei vigili del fuoco, provenienti anche da Milano, Forlì e Rimini oltre che dal comando di Pesaro e da tutti i distaccamenti: "Stiamo portando in sicurezza le persone e liberiamo dal fango le strade. A questo sta pensando anche la Protezione civile". Delle ragazze vestite di blu e giallo hanno pesanti pale per liberare le strade e ce la mettono tutta senza fermarsi. I residenti ringraziano con gli occhi mentre stanno pulendo negozi e piani terra.

Un vigilessa con la camicia e gli stivaloni si sta muovendo tra il fango alla ricerca di qualcuno e si perde poi tra le maglie della protezione civile. La caserma dei carabinieri, che si trova esattamente nel centro di Cantiano, a pochi metri dal corso del Burano, è intatta. Come ci sia riuscita non si sa ma né l’acqua né un rivolo di fango si sono riversati sull’edificio, che ieri mattina è diventato il quartier generale dei soccorsi e dei mezzi dei vigili del fuoco e della protezione civile confluiti sul posto. Non solo: arrivavano lì anche i camion che trasportavano le ruspe e le pale meccaniche per rimuovere le tonnellate di legname e detriti trascinando in paese dalla piena. Per il sindaco Alessandro Piccini siamo "stati fortunati a non aver avuto vittime ma un’intera area artigianale è completamente compromessa. Oggi è stato dichiarato lo stato di emergenza. Mi auguro si riconoscano i giusti indennizzi ed il giusto supporto economico al nostro tessuto socio-economico".

I negozi sono tutti chiusi come tutte le fabbriche, invase dall’acqua. Sfondate le porte, con i macchinari rovinati dalla melma che ha raggiunto il metro d’acqua. Peter Santini Simoncelli contitolare della Sam costruzioni meccaniche con 5 dipendenti e tre soci: "E’ tutto rovinato, da soli non ce la facciamo a ripartire. Tanto vale chiudere subito. Siamo in ginocchio. Non dormo da 24 ore, ma non sono riuscito a salvare niente. L’acqua è arrivata in 15 minuti, distruggendo tutto. E adesso sento altri tuoni, torna la pioggia. Sembra di impazzire. E la notte scorsa abbiamo salvato una donna sola in carrozzina che aveva acqua in casa e persone bloccate in auto. Speriamo che finisca tutto in fretta. Ora non so dire come sarà la mia vita già da domani"