"Carignano, che succede? Sulle terme cala il silenzio"

Sit in dei cittadini con esponenti dell’Udc e delle associazioni di categoria "Subito risposte". Fanesi: "Aspettiamo la proprietà". Loro: "No passi indietro".

"Carignano, che succede?  Sulle terme cala il silenzio"

"Carignano, che succede? Sulle terme cala il silenzio"

di Anna Marchetti

Sulle Terme di Carignano, e sul progetto di rilancio dell’area da parte del gruppo Romani è calato il silenzio: che sta succedendo?" E’ la domanda rilanciata ieri da Stefano Pollegioni (Udc) che ha promosso un sit-in all’ingresso delle terme di Carignano, al quale hanno partecipato alcuni fanesi, i residenti di Carignano e il comitato "Riapriteci le terme", rappresentato dall’operatrice termale Beatrice Morbidoni.

"Vorremmo che la società ci desse delle risposte – insiste Pollegioni – perché dal 25 ottobre dello scorso anno, quando è stato presentato pubblicamente il progetto da 41 milioni di euro non si è saputo più nulla". Ricordiamo che il progetto milionario presentato dal gruppo Romani prevede, oltre al centro termale, un centro benessere, hotel a 5 stelle, ristorante e clinica sanitaria. "Come cittadini – proseguono i manifestanti – non vogliamo polemizzare con la proprietà, anzi, sosteniamo il progetto e per questo chiediamo di essere aggiornati. Tanto più che la società ha sempre tenuto in grande considerazione il livello di gradimento dei cittadini. Inoltre ci preoccupa la situazione di abbandono in cui sono lasciate le terme, così come il destino del vecchio albergo, in vendita dall’iniziale cifra di 500mila euro agli attuali 220mila euro. Neppure la Regione sembra abbia avuto contatti con la proprietà se non per le fonti termali".

E ancora Pollegioni: "Si dovrebbe muovere anche l’Amministrazione comunale che finora non mi pare abbia dimostrato grande interesse". In realtà il Comune, che sta redigendo il nuovo Prg, fa sapere attraverso il vice sindaco e assessore all’Urbanistica, Cristian Fanesi, "di essere in attesa da parte della proprietà di una proposta progettuale più dettagliata da inserire nel Piano regolatore generale, nel quale altrimenti rimarrebbe previsione attuale".

Per il presidente di Confesercenti provinciale, Stefano Fiorelli, "né l’Amministrazione locale, , né quella regionale sembrano mostrare grande interesse per le nuove terme di Carignano. La proprietà dovrebbe intervenire in maniera più incisiva". "Come associazioni sindacali delle imprese – commenta il segretario provinciale di Confcommercio Marco Arzeni – a noi interessa lo sviluppo del territorio legato alle terme e l’indotto che si potrebbe creare". "Quello che è stato presentato – ha insistito Pollegioni – è un progetto d’elite in grado di dare una grande spinta al territorio fanese, dal punto di vista economico e turistico, con la creazione di oltre 700 posti di lavoro".

A rassicurare i cittadini è Carlo Buttaroni di Tecnè la società advisor che sta seguendo il progetto delle terme: "Si sta andando avanti, ma ci vuole tempo – puntualizza –. Stiamo parlando di un progetto molto complesso dal punto di vista architettonico e urbanistico, dell’impiantistica e della gestione del verde e più in generale sotto il profilo tecnico-economico. Cerchiamo di essere il più veloci possibile per riuscire a presentare in autunno il progetto alle istituzioni, sia al Comune – conclude Buttaroni – che alla Regione".