
Le proteste a fine partita
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CARPEGNA PROSCIUTTO : Petrovic 3, Cornis ne, Sakine ne, Maretto 11, Imbrò 2, De Laurentiis 7, King 4, Bucarelli 12, Lombardi 16, Zanotti 13, Ahmad 14. All. Leka.
APU UDINE: Bruttini 4, Alibegovic 6, Caroti 8, Hickey 10, Johnson ne, Ambrosin 25, Da Ros 14, Ikangi 2, Pepe 7, Pullazi 8. All. Vertemati.
Arbitri: Giovannetti, Yao Yang e Rezzoagli. Parziali: 25-16, 48-38, 65-65.
Tiri liberi: Pesaro 19/27, Udine 7/10. Tiri da 3 punti: Pesaro 7/29, Udine 15/41. Rimbalzi: Pesaro 38, Udine 40. Fallo tecnico a Pepe e Da Ros. Usciti per falli: Pepe e Da Ros. Spettatori: 4.888.
La Vuelle spreca tutto con un finale da incubo contro la prima della classe. Udine ci mette un po’ prima di carburare, lo raccontano soprattutto le 6 palle perse nel primo quarto. La Vuelle invece parte decisa, con Zanotti particolarmente coinvolto e dopo 6’ dà il primo strappetto (13-7). Bucarelli ‘forza’ in penetrazione costringendo l’Apu a bruciare il bonus e i biancorossi toccano anche il +11 (25-14), nonostante un Ahmad svagato che va a segno solo dalla lunetta e nemmeno con precisione (2/4).
Nel 2° quarto Ambrosin, tiratore scelto dall’arco, dà la sveglia ai compagni con due triple consecutive e Udine torna dentro il match mentre Pesaro pasticcia (37-34 al 17’). Poi negli ultimi 3’ del primo tempo ritrova il filo del discorso e una bomba di Petrovic allo scadere regala alla Vuelle il massimo vantaggio, ma lui e Bucarelli rientrano nel tunnel verso gli spogliatoi discutendo animatamente, col serbo che lo manda a quel paese. Non un bel segnale. Vista la serataccia di Ahmad, Leka lo lascia seduto e riparte senza la sua prima punta. Ma anche King è sottotono e il resto della squadra fa quello che può, con Lombardi che appare l’unico ispirato e provoca una piccola fuga (53-46 al 23’) che però si spegne presto; Ambrosin segna anche dalla luna e massacra la difesa di casa finché arriva il pareggio di Pullazi (57-57). Pesaro chiama timeout e ne esce con un bel gioco a due fra Bucarelli e De Laurentiis, quindi il rientro di Ahmad frutta un +3 (60-57) che ridà speranza a un pubblico scoraggiato.
Udine invece si sente onnipotente: Da Ros segna un canestro da dietro il tabellone che solo a Ford abbiamo visto fare in questo palazzo, poi Bruttini – su persa Vuelle – schiaccia il sorpasso (60-61). Pesaro tiene botta fino all’ultimo riposo (65 pari) ma crolla a livello nervoso all’inizio dell’ultimo quarto dopo l’ennesima tripla, stavolta di Pepe che poi sfonda ed esce per falli. Ma Hickey allunga, mentre ad Ambrosin entra pure una tripla a ‘candela’ (65-73). Pesaro lotta, ma con grande confusione, poi Maretto con 5 punti in fila riesce a riaprire il match (75-76). A due minuti dal gong Leka rimette dentro Ahmad che inizialmente fa le cose per bene: segna un canestro in reverse, poi fa 3/3 ai liberi dopo il fallo di Da Ros e riporta avanti i suoi (80-78). Ma quello che succede nell’ultimo 1’35’’ è senza senso. Sotto di uno (80-81), Ahmad decide di tirare da tre e sbaglia, Hickey in contropiede segna il +3. Ora servirebbe una bomba ma Ahmad va dentro a schiacciare. Da non credere.
Elisabetta Ferri