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Case cantoniere sul mercato: "Pronte a darle in concessione"

Il Demanio regionale ha selezionato oltre 30 edifici abbandonati in tutte le Marche per offrirli ai richiedenti. Nella nostra provincia ce ne sono almeno 10 in pessime condizioni che potrebbero avere una nuova vita.

Case cantoniere sul mercato: "Pronte a darle in concessione"

Case cantoniere abbandonate da decenni, malgrado la penuria di abitazioni per tanti. Ne abbiamo scritto ieri elencando gli alloggi in provincia che stanno andando in rovina. Ora il Demanio regionale è pronto a mettere queste abitazioni sul mercato: "Si faccia avanti chi vuole le case cantoniere in disuso. Disponibilissimi a concederle a patto che siano ristrutturate". A parlare è il direttore regionale del Demanio Cristian Torretta che spiega: "Siamo molto sensibili all’argomento delle case cantoniere ormai inutilizzabili dal personale Anas. Ci sono state varie iniziative in passato per valorizzarle ma senza risultati. In questo momento nessun Comune o ente pubblico si è fatto avanti per chiedere di poter usufruire dopo ristrutturazione quelle abitazioni. Se le avessero chieste saremmo stati felici di accontentarli".

Continua il direttore Torretta: "Abbiamo selezionato più di 30 case cantoniere in tutte le Marche da concedere a chi ne farà richiesta. Questo non vuol dire che debba essere necessariamente un ente pubblico ma anche associazioni, enti vari o privati. E’ chiaro che ci devono essere garanzie precise sull’utilizzo del bene. Sono abitazioni in molti casi ridotte male, perché abbandonate da tantissimi anni. Quindi vanno ripristinate e questo non è mai un fattore secondario. Serve un investimento".

La novità è questa: "Dopo molto tempo – dice il direttore Torretta – è tornato all’ordine del giorno parlare del destino delle case cantoniere. Per questo, il 2024 sarà importante perché metteremo sul mercato un ingente patrimonio immobiliare che potrebbe andare a compensare le esigenze dei Comuni o di associazioni di vario tipo oppure trasformarsi in strutture di carattere turistico proprio per la loro origine e per il colore inconfondibile rosso pompeiano".

Nell’articolo di ieri sull’abbandono delle case cantoniere in provincia, prendevamo in esame 9 edifici che sono in stato di abbandono dagli anni ’80. Ad Urbino ad esempio ce ne sono due: un’abitazione molto grande, usata anche come deposito fino a poco tempo fa, che si trova in zona Conce, vicino alla fornace Volponi mentre l’altra è al Bivio la Croce, davanti al centro commerciale il Consorzio. La prima appare in buono stato, la seconda molto meno perché in disuso.

Utilizzarle per trasformarle in abitazioni di transito per migranti, famiglie bisognose, donne sole che fuggono da situazioni di maltrattamenti o per dare un tetto a chi non ce l’ha appare una strada possibile. Una fame di alloggi che dovrebbe motivare anche Erap e ferrovie. Il vecchio istituto delle case popolari ha tantissimi appartamenti chiusi, sfitti, malridotti e comunque da ristrutturare. Peggio ancora sono gli alloggi delle ferrovie, in particolare le vecchie stazioni della linea Fano-Urbino che sono nel totale abbandono, eccetto quella di Fermignano e di Urbino e pochissime altre. Potrebbero trovare nuova vita se ci fosse un piano di recupero di immobili di questo tipo. Il problema è che non c’è nulla. Né soldi né intenzioni.

ro.da.