Undici ungulati sono stati filmati mentre attraversavano la strada
Urbino, 13 luglio 2022 - Prima nel tardo pomeriggio, poi a ora di pranzo, infine, di mattina. Se è vero che non ci sono più le mezze stagioni, come vuole il luogo comune, è altrettanto vero che non ci sono più degli orari tipo per gli avvistamenti dei cinghiali, i quali ormai si aggirano per varie zone di Urbino non solo di sera e notte, ma anche di giorno.
Sono quelle di Mazzaferro, dei Collegi e di via Giro dei Debitori le più interessate, al momento: nel primo mattino di venerdì, una famiglia di 11 ungulati, vari anche di grandi dimensioni, è stata filmata mentre attraversava tranquillamente la strada all’altezza delle fermate degli autobus di via Giro dei Debitori, in cui, nei giorni di lezione, a quell’ora i mezzi del trasporto scolastico scaricano bambini e ragazzi che vanno in aula nei vicini istituti.
Al problema, già da sé sempre più complicato da risolvere, si è aggiunto un altro livello di complessità: "Per ora non possiamo commissionare nuove catture alla ditta di Grosseto con cui avevamo già lavorato l’anno scorso, anche se mi ero già attivato per farne, a causa della peste suina - spiega il sindaco, Maurizio Gambini -. Questo perché una normativa entrata in vigore nel frattempo, per contenere il fenomeno, impedisce di trasportare i cinghiali da una regione all’altra, perciò loro, dopo averli presi con i recinti, non potrebbero condurli nel proprio allevamento, in quanto si trova in Toscana.
Non potendo neanche abbatterli sul posto, al massimo potrebbero lasciarli in un allevamento marchigiano, ma non se ne trovano". In virtù di questa situazione complessa, il sindaco spiega che "sono state sollecitate delle aziende agricole della regione per provare a fare qualcosa, tra Mazzaferro e via Giro dei Debitori.
Alla fine, il branco dovrebbe essere sempre lo stesso, numeroso, che si sposta. Stiamo collaborando con la Provincia per cerare di rimuoverlo dalla città. I cinghiali sono un po’ ovunque, non solo a Urbino, ma ora è difficile capire cosa fare. Noi avevamo preso l’iniziativa, lo scorso anno, dopo l’ennesima riunione con altre istituzioni e sindaci in cui era emerso che non ci fosse una soluzione. Potremmo anche valutare un altro spargimento di quel prodotto dall’odore sgradevole per gli ungulati, che dovrebbe dissuaderli dal tornare.
Solo che, ammesso che sia realmente efficace, anche se in effetti i cinghiali non si erano visti più per sei mesi, dopo che l’avevamo usato, ci sarebbe comunque un problema: prima di spruzzarlo e delimitare un perimetro dovremmo essere sicuri di averli portati via dall’area, altrimenti otterremmo l’effetto contrario. In ogni caso, nei prossimi giorni mi riconfronterò con la polizia provinciale, per capire a che punto siamo con le azioni che si volevano intraprendere".