Cinque studentesse: "Il prof ci ha toccato"

Interrogate ieri dal giudice le ragazze di 17 anni iscritte all’istituto Benelli. La difesa: "Sono fatti minimi senza alcun rilievo penale"

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Un professore ’jolly’ di 56 anni dell’istituto Benelli, chiamato a sostituire le assenze dei titolari di cattedra, è accusato di violenza sessuale nei confronti di 5 studentesse. Le avrebbe abbracciate, toccate, sfiorate, accarezzate con la scusa di leggere meglio un compito o di correggerlo o di suggerire una soluzione. Una serie di gesti avvenuti fino al dicembre scorso e finiti sul tavolo della procura dopo la denuncia delle cinque studentesse, tutte convinte che le intenzioni e le mosse del docente non fossero innocenti ma tendenti ad avere un contatto col loro corpo. Così ieri si è svolto davanti al gip un incidente probatorio con le ragazze chiamate a confermare o meno le loro dichiarazioni iniziali. E le giovani hanno confermato spiegando che quel docente le avrebbe toccate al capo, alla schiena, alle spalle perché questa era la sua caratteristica: arrivare da dietro e toccarle in modo repentino mentre girava tra i banchi. La procura lo accusa di atti sessuali nei confronti di minorenni aggravati dal luogo (istituto scolastico frequentato dalle vittime) e dal rapporto (affidate per ragioni di istruzione all’insegnante quale pubblico ufficiale).

Il docente, tutelato dall’avvocato Marco Defendini, ha sempre respinto le accuse: "Tutto è basato su episodi di minimo rilievo che nel proseguo delle indagini confuteremo totalmente. Il mio assistito ha fatto in quella classe tre sostituzioni in un periodo di tre mesi per un totale di circa 90 minuti. In quella scuola ha fatto in totale 1500 ore di supplenza e nessuno ha mai contestato niente. Insegna da oltre 30 anni senza alcuna ombra".

Ribatte l’avvocato Pia Perricci, che tutela le studentesse: "Tutte le minori hanno confermato i fatti posti in essere dal docente in maniera ripetuta e soprattutto volontaria. Azioni costanti di palpeggiamenti e toccate in zone erogene. Addirittura il docente in una ocasione pur avendo a disposizione il bagno dei docenti si è intrufolato nel bagno delle alunne. Questi comportamenti sono di una gravità inaudita. Queste alunne si sono sentite violate nella loro intimità, nella loro moralità, nel loro diritto allo studio. Al punto tale che le stesse successivamente agli eventi quando il docente entrava nell’aula, loro si allontanavano. Come avvocato e come mamma ritengo che non ci sia un risarcimento danni tale da poter ripristinare la situazione morale, fisica di queste minori e delle loro famiglie. All’atto della costituzione di parte civile verrà chiesto un risarcimento danni di oltre 50.000 euro non solo in favore delle minori ma anche in favore dei genitori".