REDAZIONE PESARO

"Continuate a cercare Riccardo". La petizione a quota tremila firme

Quasi tremila firme sono state già raccolte per la petizione, lanciata dalla famiglia, volta a sensibilizzare le istituzioni a continuare...

Quasi tremila firme sono state già raccolte per la petizione, lanciata dalla famiglia, volta a sensibilizzare le istituzioni a continuare...

Quasi tremila firme sono state già raccolte per la petizione, lanciata dalla famiglia, volta a sensibilizzare le istituzioni a continuare...

Quasi tremila firme sono state già raccolte per la petizione, lanciata dalla famiglia, volta a sensibilizzare le istituzioni a continuare le ricerche di Riccardo Branchini (foto), il 19enne di Acqualagna scomparso nel nulla il 13 ottobre, dopo aver parcheggiato la sua auto a ridosso della centrale idroelettrica del Furlo. Intanto, la zia del ragazzo, Laura Pambianchi, affida al Carlino una lettera aperta, in cui ringrazia quanti si sono spesi nelle ricerche, ma non risparmia qualche critica riguardo la decisione di svuotare l’invaso a ridosso della diga, per fugare ogni dubbio riguardo la peggiore delle ipotesi.

"La scomparsa di mio nipote – scrive Laura Pambianchi – ci ha dato modo di entrare in contatto con tante persone e istituzioni. Non tutti aperti e disponibili. Delusione cocente è giunta dal prefetto e dalla chiesa cattolica. Il primo, avvalendosi della posizione contraria dell’Enel, ha di fatto bloccato ulteriori ricerche, per presunte situazioni di pericolo riguardo uomini e pesci, non tenendo in considerazione che più volte l’invaso della diga era stato svuotato. La seconda istituzione, quella religiosa, non ha proferito parola. È stato un silenzio assordante, in un momento in cui tutta la comunità avrebbe trovato conforto in una sua autorevole parola".

Infine, Laura Pambianchi ringrazia quanti si sono prodigati nelle ricerche: "Un grazie caloroso ai carabinieri e ai vigili del fuoco di Cagli, per il loro incessante impegno e incoraggiamento, alla protezione civile, alle guide naturalistiche, ai volontari, a tutti i giornalisti, per aver contribuito a tenere viva l’attenzione, e ai partecipanti alla fiaccolata. Auguro a tutti coloro che occupano ora posti di rilievo, e da cui dipendono i destini di tante persone, di non doversi mai trovare in situazioni simili a quelle che sta vivendo ora Federica e la sua famiglia".

Marco D’Errico