
Tari: salve le prime case dagli aumenti. Toccherà alle seconde case
Una bolletta della Tari più pesante di 115 euro. Per chi? L’aumento appesantirà la tassa per lo smaltimento dei rifiuti dei proprietari che decidono di lasciare vuote le proprie seconde case o che le mettono a frutto solo con affitti brevi. A deciderlo è stato il sindaco Andrea Biancani che proporrà, domani al Consiglio comunale, di modificare il regolamento Tari proprio per riservare il nuovo trattamento ai proprietari di seconde case. A stimare che l’aumento annunciato, ma non quantificato da Biancani, sia mediamente di 115 euro, invece, sono stati i consiglieri comunali di opposizione Michele Redaelli e Cristina Canciani, entrambi del gruppo di Fratelli d’Italia. Sull’operazione sono molto critici. "L’aumento della Tari di circa 115 euro – spiegano – colpisce in modo indiscriminato sia chi effettua affitti a breve termine che altre categorie di utenti che, avendo una prima casa altrove, si trovano nella necessità di avere una abitazione a Pesaro per svariate ragioni".
Dopo aver ascoltato nel dettaglio la proposta della giunta Biancani di "azzerare" l’aumento del 5,6% nella bolletta Tari, per trasferire il costo sui proprietari di seconde case sfitte, l’opinione dei consiglieri Redaelli e Canciani, è netta: "L’operazione ci pare sia più per fare cassa che non per scopi sociali o di equità". Le valutazioni dei consiglieri, componenti della commissione bilancio, provengono dall’ultima riunione in cui sono state analizzate le delibere relative al nuovo regolamento Tari. "Per l’aumento - osservano - l’amministrazione si basa su più introiti per maggiori metri quadri accertati e su tariffe più elevate per le seconde case sfitte. Le case non affittate, stimate dal comune in circa 7000 unità, vedranno un aumento della Tari di circa 115 euro ciascuna. Crediamo inoltre che questa iniziativa non serva a disincentivare gli affitti a breve termine che rimarrebbero comunque economicamente allettanti anche con una sovrattassa di 115 euro all’anno. Riteniamo inoltre sbagliato criminalizzare, come ha fatto l’amministrazione, i cittadini che fanno la legittima scelta di modalità di affitto brevi rispetto ad una locazione a lungo termine". La Tari è per il servizio di gestione dei rifiuti. "Negli anni – concludono Redaelli e Canciani – abbiamo visto molti aumenti, ma scarsi investimenti strutturali dovuti ad una incapacità del Comune di spingere l’azienda Multiservizi in questa direzione. Il Comune in questo modo applica la Tari sempre di più come una vera e propria tassa sulla proprietà degli immobili".
Solidea Vitali Rosati