Coronavirus Pesaro, Paolo Cantini non ce l'ha fatta

Si è spento all’ospedale di Senigallia. Ristoratore a Baia Flaminia, aveva gestito locali frequentatissimi come l’Eta Beta, il Kirò Kirò. La sorella: "Positivo al virus"

Una recente immagine di Paolo Cantini

Una recente immagine di Paolo Cantini

Pesaro, 10 marzo 2020 - «Mi raccomandavo di mettere la mascherina quando serviva ed aveva contatti con i clienti del ristorante. Ma lui mi ripeteva ‘che non si era mai visto un ristoratore che arrivava dai clienti con la protezione davanti la bocca". Questo ha raccontato ieri sconsolata Laura, la sorella di Paolo Cantini, 67 anni, uno degli uomini che ha segnato la vita notturna della città negli anni Ottanta e Novanta e da un paio d’anni ristoratore di successo a Baia Flaminia. Paolo Cantini è morto ieri all’ospedale di Senigallia. "La sua era una situazione compromessa – continua la sorella che è stata infermiera nel reparto di chirurgia del San Salvatore –, ed era anche immunodepresso: il coronavirus gli ha datto il colpo finale. Il risultato del tampone l’ho ricevuto poco più di un’ora fa. Quando sono arrivata a casa, al Porto, dove mio fratello abitava con mia madre che ha 92 anni ed anche lei ora molto malata, mio fratello aveva la febbre alta da un paio di giorni. Ho dovuto insistere per chiamare i soccorsi, e non essendoci posti disponibili a Pesaro, è stato trasferito all’ospedale di Senigallia. Durante la strada mi ha chiamata chiedendo a me se andava tutto bene... Poi la situazione è improvvisamente precipitata e il colpo finale, assieme al Coronavirus, è arrivato da un arresto cardiaco".

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Paolo Cantini in città ha sempre avuto la fama di essere un uomo della notte: ha gestito locali frequentatissimi che hanno segnato una generazione di pesaresi come l’Eta Beta, il Kirò Kirò, sotto l’hotel Majestic. Quindi locali a Gradara. Una vita tra luci e ombre perché ha avuto anche problemi con la giustizia.

Poi due anni fa la svolta: aveva ordinato la sua vita ed aveva aperto in via Berna, la stradina dei locali che corre accanto all’hotel Flaminio, il ristorante "Baia del porto". Nei primi mesi di avviamento del locale aveva ricevuto anche il supporto di un ristoratore di lungo corso come Uldergo. Dopodiché aveva proseguito l’avventura da solo riscuotendo successo perché aveva una numerosa clientela e consolidata.

Durante il periodo estivo riemergeva la sua passione per la musica e organizzava, un paio di volte la settimana, serate di intrattenimento chiamando Raniero Cecchini uno dei fondatori di radio Veronica. "L’ultima volta che l’ho visto - racconta Tullio Giacomini che spesso andava a mangiare nel ristorante di Cantini – è stato qualche giorno fa. Era seduto fuori dal locale, mi sembrava pallido, un saluto veloce, ma non mi sono fermato". La morte di Paolo Cantini, figlio di un maresciallo della questura, ha destato sorpresa e commozione perché lo conoscevano in tanti.

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