
"Così sono diventata una donna antimafia"
"La mafia non è più quella dei capibastone, oggi si presenta fluida e capace di operare anche all’interno dell’economia legale: nei subappalti, nei negozi, negli hotel, nei ristoranti. Utilizzando così il metodo più veloce per lavare il denaro sporco del traffico di stupefacenti. Il modo per contrastarla può essere solo la presenza nei territori di uno Stato forte".
In occasione della presentazione del libro "Donne e antimafia" - scritto da Valeria Scafetta in collaborazione con Giulia Migneco - il prefetto di Pesaro e Urbino, Emanuela Saveria Greco, ha portato la sua testimonianza nelle battaglie combattute contro l’illegalità: da Parghelia, in provincia di Vibo Valentia, a Serra San Bruno, toccando anche la difficile realtà di Cassano allo Ionio, teatro dell’omicidio del piccolo Cocò, di appena tre anni, ucciso nel 2014 insieme al nonno e alla compagna.
Il libro dà spazio al racconto di dieci donne che hanno fatto del loro lavoro una battaglia contro la mafia, riportando un impegno tutto al femminile. "Leggendolo – ha detto il prefetto -, ho rivisto tutta la mia vita scorrere come in un film: mi sono ricordata di quella notte del 24 dicembre, quando ricevetti una telefonata da parte di una vittima di usura. Voleva gettarsi giù da un ponte, non sopportava più la pressione e le minacce. Io, a quell’uomo, ho promesso il mio impegno che ho portato avanti in ogni luogo dove ho svolto il ruolo di commissario, inserendomi in contesti dove lo Stato non era più presente".
Al fianco del prefetto di Pesaro e Urbino, anche la procuratrice della Repubblica al tribunale di Pesaro Cristina Tedeschini che ha puntato l’attenzione su un doppio tema: il contrasto all’illegalità e la battaglia contro la disparità di genere. "La disparità è essa stessa legata all’illegalità – ha detto –. Oggi il concetto di ‘legalità’ è neutro, alcune regole sono giuste e altre sbagliate, sta a noi riconoscere quelle giuste per raggiungere un nuovo fronte della legalità". L’iniziativa di ieri, nell’ambito degli appuntamenti per l’8 marzo, è poi proseguita con l’intervento della consigliera regionale Micaela Vitri, accompagnata dalla coordinatrice Marcella Tinazzi che ha presentato Wanda Tramezzo, presidente del premio "La Donna si racconta" e Valeria Scafetta.