Cyberbullismo e altri disagi: "L’importante è fare rete"

Martedì scorso si è conclusa a Pesaro la terza iniziativa sui disagi giovanili, organizzata dal Dipartimento Politiche Sociali di Forza Italia Marche e coordinato da Alessandra Di Emidio, responsabile Politiche Sociali FI Marche. Al centro i problemi dei giovani: dal bullismo al cyberbullismo e ai rischi del web, dalla dispersione scolastica alla microcriminalità. Presenti al tavolo tecnico, esponenti regionali e comunali di Forza Italia e in collegamento streaming anche l’on. Valentina Vezzali, sottosegretario di Stato con delega allo Sport.

"Secondo il parere dei tecnici, per l’educazione dei giovani occorre fare rete e rimediare allo scollamento esistente fra scuola, famiglia, associazioni, polizia e politica", dicono dal convegno di Forza Italia Marche.

Anche aggiornare la normativa in riferimento al comportamento in materia di bullismo all’interno delle scuole "è necessario, soprattutto in vista del trend in ascesa. Nel caso del cyberbullismo – ha spiegato Marco Lanzi, segretario Siulp – tutto parte dalla prevenzione. È necessario rivolgersi non solo ai ragazzi ma anche e soprattutto ai genitori che spesso ignorano la pericolosità della rete. Episodi come quelli di Carolina Picchio – ha continuato Lanzi -, la 14enne che a Novara si è tolta la vita perché vittima di cyberbullismo, sono purtroppo molto più frequenti di quanto non si pensi".

Ma non è solo il cyberbullismo a preoccupare, secondo la psicoterapeuta e psicologa scolastica Laura Carlomè esistono oggi delle vere malattie della rete: "Si pensi all’allarme dell’hikikomori, una forma di estremo ritiro sociale dei ragazzi, che prende il via dal Giappone e che conta in Italia oltre 100 mila casi, o alla sindrome da disconnessione e ancora al vamping, la tendenza a rimanere l’intera nottata a navigare senza mai dormire. Dunque, una virtualità spesso dannosa per i ragazzi che può, se non gestita a dovere, creare dipendenze e menomazioni forti e disfunzionali".

Giorgia Monticelli