Discarica nel Montefeltro, consiglio caldo

Il sindaco Elia Rossi ribadisce la contrarietà del suo Comune, ma dalla minoranza chiedono lumi su una sua vecchia società

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Consiglio comunale dai toni vivaci ieri a Monte Grimano Terme, sotto la lente d’ingrandimento ovviamente il progetto nel cuore del Montefeltro di un sito di smaltimento di rifiuti speciali industriali non pericolosi come plastica non riciclabile, carta e cartone sporchi e quindi non riciclabili e materiale derivanti dall’edilizia. Il progetto sembrerebbe già accantonato poiché la ditta proponente ha trovato un compatto fronte di contrari tra sindaci e cittadini ma il dibattito è ancora vivo. "Siamo tutti allineati e ben schierati per un secco no – ha detto il sindaco Elia Rossi –, abbiamo già firmato in giunta, e appena ci saranno i tempi tecnici lo proporremo al prossimo consiglio comunale, la delibera dell’Unione Montana per opporci al progetto. La nostra contrarietà è proprio in termini di principio a un progetto di questo genere nel nostro territorio". Alla luce degli ultimi sviluppi, con il colloquio tra la giunta di Macerata Feltria guidata dal sindaco Arcangeli, l’onorevole Alessia Morani ed un legale rappresentante della ditta proponente la discarica, sembra evidente che il progetto verta più sull’area di Macerata visto che l’amministrazione Rossi non è stata invitata né contattata. Resta comunque il fatto che un progetto del genere potrebbe essere impattante sul territorio e non sul singolo comune ospitante.

Novità interessanti sono venute dall’intervento della minoranza, presieduta da Yasha Diotalevi, che aveva presentato una interrogazione sull’argomento: "Abbiamo richiesto al sindaco Rossi – ha detto Diotalevi – delucidazioni poiché alcuni cittadini preoccupati per la realizzazione del progetto della discarica, ci hanno segnalato che già in passato il sindaco aveva avuto a che fare con i rifiuti tramite una società che si proponeva di gestirne la raccolta differenziata. Il sindaco ha risposto però che la società non può essere coinvolta in quanto è stata ceduta nel 2018 a un’azienda che si occupa di ottica, e ci avrebbe inviato subito dopo il consiglio i documenti che lo attestavano. Finito il consiglio sono stato contattato dal commercialista del sindaco – spiega Diotalevi – che mi ha inviato l’atto di cessione delle quote. Abbiamo poi ribadito che non serve una opposizione politica di facciata – incalza Diotalevi –, tutti hanno in mente l’esempio dell’eolico di Mercatino Conca, serve una opposizione sostanziale e immediata perché se poi questi progetti partono si entra in situazioni che è difficile riuscire a fermare. Non vogliamo trovarci in posizioni non recuperabili che mettono a rischio il territorio. Ad oggi sembra che il progetto sia fermo e forse messo in un cassetto. Sicuramente come minoranza vigileremo perché siamo fermamente convinti che non sia un progetto da attuare su questo territorio. Vogliamo fermare il progetto in maniera netta e definitiva sul nascere".

Anche il consigliere regionale Giacomo Rossi è tornato sulla vicenda: "Ho depositato una mozione affinché la Regione manifesti la propria contrarietà all’approvazione di attività legate ai rifiuti nella zona ipotizzata. Meno parole e più fatti: il Montefeltro ha già dato e non si tocca".

Andrea Angelini