Don Sauro e un paese al seguito Meta: il santuario del Belvedere

Si rinnova la tradizione dei residenti di Apecchio per le feste pasquali

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APECCHIO

Pellegrinaggio fuori porta il giorno di Pasquetta per alcuni componenti la Parrocchia di Apecchio. Guidati dal parroco don Sauro Profiri, la comitiva apecchiese si è recata al Santuario di Belvedere in comune di Città di Castello per assistere alla cerimonia religiosa ufficiata dallo stesso don Sauro. Il Santuario, in cui si venera un’antichissima immagine della Madonna, si trova lungo la Strada Regionale Apecchiese valicando l’Appennino. La chiesa sorge sul bel colle di Caprano, oggi chiamato Belvedere, e fu costruita in stile barocco negli anni 1669-84 su progetto di Antonio Gabrielli e Nicola Barbioni. Presenta una pianta ottagonale con quattro brevi bracci, coperta da cupola. Dinanzi all’ingresso si erge un portico semicircolare; varcata la porta si può ammirare la preziosa bussola realizzata da un valente artigiano nel 1883. Tra le opere più importanti conservate all’interno del Santuario, il Martirio di San Vincenzo, dipinto da Giovanni Ventura Borghesi nel 1699, collocato nella cappella laterale destra dedicata al santo. In fondo alla chiesa domina l’altare maggiore al cui interno è collocata l’immagine prodigiosa della Vergine Maria. La visita degli apecchiesi al Santuario di Belvedere si replica da tre anni ed è diventata ormai una tradizione, un modo per ritrovarsi e vivere la festa di Pasqua in raccoglimento.

am.pi.