Esce con la vicina di casa, che violenta: condannato a sette anni

La donna, 31 anni, brasiliana, a quel tempo faceva la escort. Imputato irreperibile

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Lei escort brasiliana, lui vicino di casa. La sera del 2 giugno 2018, erano usciti dalle loro case di Vallefoglia per passare una serata di divertimento tra pub, disco e drink. E’ finita con un processo a carico del vicino di casa, un romeno di 50 anni, accusato di violenza sessuale e lesioni. Il tribunale di Pesaro lo ha condannato ieri a 7 anni di reclusione. Il pm Marino Cerioni aveva chiesto 6 anni e 8 mesi. Ma ieri, è stato il giorno della testimonianza della vittima, una 31enne brasiliana. Due ore e mezza di racconto su quella notte in cui il 50enne, vicino di appartamento nello stesso residence sulla strada per Urbino, si sarebbe trasformato nel suo stupratore. Di lui (difeso dall’avvocato Sandro Sabatini) si sono perse le tracce il giorno dopo i fatti.

Secondo la 31enne, tutto succede quella notte del giugno di tre anni fa. Dopo una bevuta in un night di Vallefoglia e in altri locali, il rumeno l’avrebbe portata con l’auto in una strada di campagna e costretta a un rapporto sessuale con violenza, picchiandola e tirandole i capelli.

Spaventata, la brasiliana ha provato ad assecondarlo dicendogli di continuare la serata in un hotel a Pesaro. Una volta arrivati, ha continuato la vittima (che non si è costituita parte civile), avrebbe chiesto al portiere di chiamare la polizia. Ma questi si sarebbe rifiutato. Nel frattempo, l’aggressore si è dato alla fuga. La donna è andata in ospedale. Ma non ha detto subito di essere stata violentata. "Non me lo hanno chiesto" la risposta ai giudici che le hanno domandato il motivo di quel silenzio. E’ ritornata al pronto soccorso qualche ora dopo, lavata e con abiti puliti. A quel punto ha parlato dello stupro. I medici le hanno certificato 20 giorni di prognosi.

Nessuno li ha visti insieme quella sera, secondo l’avvocato Sabatini. Quello che è certo è che, da allora, l’imputato è una primula rossa.

E.Ros.