REDAZIONE PESARO

Ex Marechiaro, finalmente smontata la gru

Il monumento, collegato al cantiere di un resort di lusso, era lì da 12 anni: proteste ambientaliste. Ora la struttura sta per essere completata

La gru all’ex Marechiaro era ormai diventata un monumento di Gabicce Monte. Ferma lì da 12 anni, tra una stagione e l’altra, un turista che va, uno straniero che viene. Così tanto che anche i residenti, ormai, non ci facevano più caso. Ma da mercoledì, "non abbiamo più questo simbolo di riconoscimento, finalmente", spiega il sindaco Domenico Pascuzzi. Non è un pesce d’aprile, vista la data, ma realtà. Un monumento storico lo definisce il primo cittadino. Ormai vecchio. La gru è stata ufficialmente smontata. Era stata tirata su nel 2009 per la costruzione di una nuova attività che avrebbe dovuto sostituire il Marechiaro di via Dante, quel locale che era una sala da ballo con tanto di musica liscia, in voga negli anni ’80 e ’90. Da lì il progetto, sotto l’amministrazione del precedente sindaco Corrado Curti, di costruire un resort.

Ma per sei anni, fino al 2015, nel cantiere si è fatto poco. Quello che però era bastato per suscitare la protesta del comitato ‘Vallugola Terra Nostra’ e delle varie associazioni ambientali del territorio. Tanto cemento nel Parco San Bartolo non andava bene. E la gru, "come se fosse la Torre Eiffel", citando Pascuzzi, svettava sulla falesia. Un colpo d’occhio dalla vicina Romagna e dal mare. Una presenza ingombrante per chiunque. "Dal 2015 a oggi, per fortuna, il cantiere privato sta andando avanti, anche se con non poche difficoltà. Dal mio insediamento – 2014, ndr – ci siamo subito preoccupati di farlo ripartire. Ringrazio la proprietà per aver mantenuto l’impegno preso con me e con tutta l’amministrazione comunale", spiega Pascuzzi, in riferimento all’imprenditore bolognese Gian Pietro Beghelli, proprietario dell’immobile. Sei anni quindi di fermo e altri sei di lavori. Il tutto per costruire una struttura su tre piani, di circa mille metri quadri. Conterà su 12 suite dai 50 ai 70 metri, una grande area spa e benessere, un piano di ristorazione, una piscina e altre offerte di lusso. Dovrebbero mancare solo gli arredi interni e le rifiniture. Difficile però che il tutto venga fatto prima della vicina stagione estiva.

"Lo smontaggio della gru definisce però la fine di un cantiere – conclude Pascuzzi – L’auspicio che faccio è che presto possa avviarsi una nuova importante attività che darà ancora più lustro al nostro borgo di Gabicce Monte", aumentando l’attrattività del comune e della zona, uno dei principali centri turistici della riviera.

Nicholas Masetti