"Farsa di Centinarola Seri ritiri la variante"

Richiesta dei consiglieri comunali "Cinque Stelle": "La Giunta si ostina a ignorare le associazioni di categoria".

"Farsa di Centinarola  Seri ritiri la variante"

"Farsa di Centinarola Seri ritiri la variante"

"Con la farsa di Centinarola è ora di finirla: la giunta Seri ritiri la variante commerciale". E’ la richiesta avanzata dai consiglieri comunali di M5S, Mazzanti, Panaroni e Fontana. "Dopo quattro mesi di scenate grottesche in consiglio comunale – affermano i consiglieri d’opposizione – con sei rinvii della delibera dovuti alle esplicite richieste di Seri e Fanesi o alla mancanza del numero legale per le assenze tra i banchi della maggioranza, la farsa deve finire. È arrivata l’ora che la giunta ritiri una volta per tutte la variante per la costruzione di un nuovo grande supermercato a Centinarola. La posizione del Movimento 5 Stelle, ribadita già lo scorso dicembre quando annunciammo l’approdo della delibera in consiglio, è da sempre lineare, tanto che siamo stati gli unici a votare contro la variante in commissione urbanistica. Ci opponiamo a manovre che continuano a penalizzare il piccolo commercio di vicinato, già affossato dalle previsioni scellerate del Prg Aguzzi dietro alle quali questa maggioranza si è sempre trincerata per giustificare la propria inerzia di fronte all’assalto della città da parte della grande distribuzione".

"Ora le responsabilità – aggiungono i consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle sull’argomento tgrattato – sono chiaramente in capo alla giunta Seri, che si ostina a portare in consiglio una variante senza una consultazione preventiva con le associazioni di categoria, senza uno studio sulla sostenibilità di questo intervento, senza tener conto del fatto che l’offerta di supermercati è già ampiamente superiore alla domanda come dimostra, purtroppo, la situazione non proprio rosea di alcuni punti vendita di nuova realizzazione. Inutile indorare la pillola con la promessa dell’ampliamento della scuola per il quartiere: si tratta di un intervento che si sarebbe potuto realizzare da tempo, magari con i fondi del Pnrr, rinunciando alle solite operazioni di urbanistica contrattata con i privati e meno male che al primo posto hanno messo la città pubblica".