Festa in disco con i loghi delle scuole. I presidi fanno le diffide

Rossini: «Nessun istituto è coinvolto nell’organizzazione dell’evento»

Riccardo Rossini, presidente Associazione nazionale presidi

Riccardo Rossini, presidente Associazione nazionale presidi

Pesaro, 16 dicembre 2018 - La Baia Imperiale di Gabicce Mare (Pesaro-Urbino) ha organizzato per sabato prima di Natale una festa in discoteca inserendo nei manifesti i loghi di almeno sei Istituti scolastici.

«E’ falso. Nessuna scuola di quelle citate è coinvolta nell’organizzazione dell’evento pubblicizzato dal locale di Gabicce Mare. I loghi delle scuole sono stati usati in modo illegittimo. Per interrompere ed evitare ulteriore abuso che è stato fatto dei nomi delle scuole i presidi sono pronti alla diffida».

Riccardo Rossini, preside del liceo scientifico e musicale Marconi, presidente Anp, parla anche a nome dei colleghi, degli Istituti Mamiani, Benelli, Bramante Genga, Mengaroni e Agrario Cecchi. Dai ieri le scuole hanno diffuso avvisi ufficiali per prendere la distanza con l’organizzazione della festa alla Baia Imperiale.

«Sono stati diffusi manifesti che pubblicizzano un evento nella discoteca Baia Imperiale, i quali contengono indicazione di una fantomatica collaborazione con il Liceo scientifico e musicale Marconi di Pesaro, suffragata dall’esposizione del logo della scuola. Nessuna collaborazione e nessuna autorizzazione in tal senso è stata concessa né dal Dirigente scolastico, né dagli organi collegiali. La partecipazione di alcuni studenti del Liceo Marconi all’organizzazione dell’evento pubblicizzato è da ritenersi del tutto personale. Pertanto si diffida con effetto immediato l’organizzazione dall’utilizzo dell’immagine e del logo della scuola».

Giorgio Paolucci, avvocato dell’Anp, aggiunge: «Il logo rappresenta la scuola. Il suo impiego va autorizzato in particolare dal rappresentante legale (leggi presidi), cosa che non è avvenuta per l’evento della Baia Imperiale e tantomeno a Corinaldo. Anche in quel frangente nella pubblicistica venivano riportati collegamenti illegittimi con scuole che invece sono sempre state assolutamente estranee all’organizzazione della serata alla Lanterna Azzurra. Aver riprodotto il logo della scuola è un un abuso perché millanta un avallo, un vaglio in termini di sicurezza e vigilanza, una partecipazione, un contributo da parte della scuola che in verità non c’è mai stato».

E non può esserci, come spiega Roberto Lisotti, preside del Mamiani. «Ho saputo della festa alla Baia Imperiale perché ho un figlio adolescente - spiega -. Come i miei colleghi ho fatto togliere le locandine dell’evento di sabato 22 per l’uso illegittimo che viene fatto dei loghi della scuola. Del resto anche la festa dei 100 giorni, non è una festa organizzata dalla scuola».

L’avvocato Paolucci conclude: «Ci potrebbe essere abuso anche nell’avvalersi della credibilità delle scuole per vendere i biglietti di una festa privata. Con l’aggravante dei rischi che questo comporta se si pensa che proprio il meccanismo esterno alle vendite on line determina la difficoltà di quantificare le presenze».