Festa Pd: l’effetto Renzi. Superati in una sola sera gli incassi totali del 2023

Non solo politica: tagliatelle, piadine e grigliate trionfano come sempre. Nel giorno d’esordio scorte finite: "Visto? L’unità funziona anche a tavola"

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Pesaro, 30 agosto 2024 – Quando è finita la salsiccia gli uomini e le donne di Villa Fastiggi erano piuttosto stanchi ma avrebbero voluto festeggiare subito la scelta di ricominciare a fare direttamente la Festa dell’Unità. Lo faranno nei prossimi giorni, intanto hanno già fatto i conti dell’incasso della prima giornata a Campo di Marte. Giorgio Baldantoni sorrideva sornione di fronte a chi gli faceva già i complimenti. Noi abbiamo chiesto i numeri all’ex-presidente matematico Luca Ceriscioli, che si era speso per fare questa festa unitaria: "E’ vero che abbiamo avuto un avvio senza eguali con l’incontro tra Matteo Renzi e Matteo Ricci, ma dobbiamo anche registrare – dice Ceriscioli – che in una serata abbiano incassato la stessa cifra totale della edizione dell’anno scorso". L’investimento lo ha fatto la sezione di San Pietro che per alcuni giorni ha impegnato tutte le sue risorse femminili per fare in casa la pasta: "E lo si è visto nel ristorante", si è limitato a dire un Baldantoni ritornato ai tempi d’oro: "Certo avremmo potuto anche fare di più, ma non era il caso di esagerare". Gli stand di Urbino con la piadina sfogliata hanno fatto fatica a servire tutti prima del confronto Renzi-Ricci e al termine della serata si è finito quasi tutto. "La partecipazione a questo tipo di feste dà entusiasmo. L’impostazione ecumenica, l’unità del partito appena ricostituita, hanno dato la spinta alla partecipazione – aggiunge Ceriscioli –, l’idea di Ricci di invitare Renzi era ovviamente azzeccatissima. E l’ex-segretario ha fatto il suo: Renzi si è preso la scena per intero: ha valorizzato la sua figura. Matteo Ricci ha retto il confronto e la festa è partita con il piede giusto".

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Soprattutto Ricci ha voluto ribadire il suo impegno per le regionali, con tanto di tentativo di “recuperare“ il confronto con Gian Mario Spacca: sarà un caso ma ieri mattina il centro destra ha convocato i sindaci locali per un possibile assalto agli equilibri della amministrazione provinciale di Pesaro e Urbino. L’investimento della coppia Ceriscioli-Baldantoni appare azzeccato. Se ne riparlerà nei prossimi giorni: "Ma è l’impostazione di fondo che è importante per una festa dell’Unità", dice ancora Baldantoni, che ha rimarcato l’importante presenza della sezione di Urbino con la crescia con lo strutto. Sarà un caso, ma prima ancora di far parlare l’ex- segretario nazionale l’erba per la piadina era già finita.

Mentre al termine della serata politica, i due protagonisti dell’incontro (Renzi e Ricci) sono saliti sul San Bartolo per raggiungere Villa Tittarelli-Pierangeli per una cena leggera e con pochi invitati con la senatrice Liliana Segre, in vacanza come ogni estate nella nostra città. Tra l’ex sindaco a la senatrice esiste un legame profondo che la serata ha confermato. A proposito di legami, gli organizzatori hanno voluto ricordare l’organizzatore delle feste nazionali, quel Lino Paganeli scomparso nel marzo scorso e protagonista nelle feste del 2006 e del 2011. Nell’occasione Ceriscioli e Baldantoni hanno ribadito un concetto: "Siamo partiti con il piede giusto: basterà?"