Doping, Filippo Magnini. "Ho chiarito tutto"

'Filo' interrogato per quasi tre ore a Roma dai giudici antidoping

Filippo Magnini nella sua epoca d'oro

Filippo Magnini nella sua epoca d'oro

Pesaro, 31 ottobre 2017 - Filippo Magnini non ha dubbi. «Ho chiarito tutto, non posso entrare nei dettagli perché c’è una indagine in corso ma sono tranquillissimo»: con queste parole l’ex campione del mondo dei 100 stile libero ha commentato la deposizione resa alla Procura Nazionale Antidoping del Coni.

Magnini era stato deferito, insieme al collega Santucci, per i rapporti con un medico nutrizionista marchigiano, il dottor Porcellini. In sede penale la posizione del campione azzurro è stata archiviata, ma la Procura Antidoping intende approfondire alcuni aspetti della controversa vicenda.

L’interrogatorio di ieri è durato più di tre ore. Magnini è rimasto fermo sulla sua posizione: non ha mai fatto uso di sostanze proibite e non si è mai reso disponibile per offrire coperture a soggetti coinvolti in traffici di farmaci dopanti. Filippo Magnini è uno dei più grandi campioni nella storia del nuoto italiano. Ha vinto per due volte il titolo mondiale dei cento stile libero, una impresa senza precedenti e senza repliche.

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Fonti del CONI fanno sapere che l’inchiesta sul caso non si esaurirà in tempi brevi. «Come mi sento? Normale, mi sento normalissimo», ha aggiunto il campione pesarese lasciando la sede di Nado Italia allo stadio Olimpico, accompagnato dall’avvocato Ruggero Stincardini. Prima di Magnini, era stato ascoltato per quasi cinque ore il nuotatore Michele Santucci, accusato di violazione dell’articolo 2.2 Wada.