Focolaio allo Scientifico di Pesaro: sono 33 i positivi

E in provincia quadruplicate le classi in Dad. La situazione più grave è ancora al Marconi, dove si moltiplicano le quarantene

Covid nelle scuole: i numeri a Pesaro

Covid nelle scuole: i numeri a Pesaro

Pesaro, 8 dicembre 2021 - Da tre a 33 positivi al Covid in poco più di una settimana. Il liceo scientifico Marconi di Pesaro da diversi giorni sta affrontando un focolaio di casi, concentrato perlopiù nelle sezioni prime e seconde dell’istituto. Circa quindici classi sono finite in quarantena e stanno facendo lezioni a distanza da casa. "Una crescita esponenziale", la definisce il dirigente scolastico Riccardo Rossini. Inizialmente gli studenti risultati positivi al Covid erano appunto tre. Poi nei giorni, con l’avanzare del tracciamento dell’Asur, sono diventati 33. Ieri il numero si è ridotto a 31 con due ragazzi che sono già rientrati a scuola.

Una situazione in generale abbastanza complicata che vede in tutta la provincia di Pesaro e Urbino 46 classi attualmente in quarantena: cinque della scuola dell’infanzia, 20 delle elementari, sei delle medie e le restanti delle superiori. "Noi abbiamo numeri notevoli– racconta Rossini – Abbiamo un focolaio che si è sviluppato nel giro di otto, nove giorni. L’80% degli studenti sono del biennio e la maggior parte non erano vaccinati. Chi lo era è risultato completamente asintomatico". Ci sono però anche istituti dove la situazione è ancora sotto controllo. Al liceo classico e linguistico Mamiani le classi attualmente in quarantena sono tre su 91. Casi che sono emersi tra sabato e domenica. "Da noi sta andando bene, la situazione è molto fluida", spiega il dirigente scolastico Roberto Lisotti. Se al Marconi i contagi sono aumentati in poco tempo fino a 10 volte, in provincia in meno di un mese, dal 15 novembre al 6 dicembre, le classi finite in didattica a distanza sono quadruplicate, da 11 alle attuali 46.

La fascia più colpita dal contagio è quella della scuola primaria. Infatti anche alla Leopardi il periodo attuale potrebbe essere migliore. "Abbiamo delle classi in quarantena, meno di una decina. Quasi tutte sono primarie, alcune per dei contatti con dei positivi mentre altre per positività", spiega la preside Lucia Nonni. Per far sì che una classe finisca in quarantena, come disposto qualche giorno fa dall’Asur, basta un contagio. Poi, per un vaccinato, il rientro in classe è possibile dopo sette giorni. Un tampone deve però accertare la negatività. Giorni che diventano 10 per i non vaccinati, mentre se uno studente non vuole fare un test per rientrare in aula dovrà passare 14 giorni in quarantena.

In provincia di Pesaro e Urbino hanno scelto di vaccinarsi a ciclo completo poco più del 70% dei ragazzi e delle ragazze tra i 12 e i 19 anni. Un dato che raggiunge il 76% nella fascia d’età più grande, 16-19, mentre scende al 65.8 per cento tra i 12 e i 15. Percentuali che salgono, rispettivamente, all’84.7 e 78.8% per la sola prima dose. Segno che ancora tanti giovani devono completare il ciclo vaccinale o hanno avuto il Covid negli ultimi mesi. Il preside Rossini, come ha spiegato qualche settimana fa, ribadisce il suo punto di vista: "Ci vuole il Green pass anche per andare a scuola. I ragazzi lo usano per andare dappertutto eccetto per entrare a scuola che è un luogo di assembramento".