Giovanni e Angela, cuori nel fango "La gente ha bisogno, noi aiutiamo"

Parlano alcuni dei 230 volontari "assoldati" dal Comune: "Dare una mano adesso è la cosa più giusta"

Giovanni e Angela, cuori nel fango  "La gente ha bisogno, noi aiutiamo"

Giovanni e Angela, cuori nel fango "La gente ha bisogno, noi aiutiamo"

di Giorgia Monticelli

Sono uomini e donne, giovani e meno giovani gli oltre 230 volontari che non ci hanno pensato due volte a rispondere all’appello lanciato i giorni scorsi dal Comune di Pesaro, sotto idea del presidente del Consiglio comunale Marco Perugini, al fine di aiutare la comunità pesarese a rialzarsi dopo l’alluvione, soprattutto in quei quartieri che ad oggi contano danni ingenti sotto diversi profili: dalle ditte, alle abitazioni private ma anche nei negozi o come successo alla Polisportiva Vismara, che conta danni al campo da calcio di oltre 300mila euro.

Hanno prima di tutto compilato un modulo, inserendo al suo interno tutti i dati personali. Poco dopo sono stati contattati direttamente dal Comune e dalla Protezione civile, sempre presente in questi giorni difficili per l’assistenza ai cittadini, e si sono messi poi a completa disposizione. Tra questi anche il 23enne pesarese Giovanni Gabriele, laureatosi a febbraio in Scienze Politiche e che ieri mattina si dava da fare all’interno della ditta "Edil Pieffe" (che conta oltre 150mila euro di danni) situata in strada dell’Acquabona a Cattabrighe bassa. "La nostra comunità è stata colpita pesantemente e quindi credo sia assolutamente necessario dare tutto quello che si può. Sono di Soria – dice Gabriele -, per fortuna la mia zona non ha subìto danni importanti ma conosco persone sia in città che in Romagna che purtroppo hanno perso tanto. Rimarrò a disposizione fin quando ce ne sarà bisogno, sono sicuramente giorni pesanti ma in questo momento aiutare il prossimo rimane la cosa più giusta da fare".

E ieri non è stato nemmeno il primo giorno di lavoro per questi volontari che già da giovedì mattina erano attivi nel quartiere di Loreto, in via Panicali, tra le case e i garage ancora sporchi di fango e senza corrente a causa dell’esondazione del Genica. "La cosa più difficile è stata vedere gli occhi rassegnati e tristi dei tanti anziani che hanno perso quasi tutto: dai mobili, agli elettrodomestici, ma anche i ricordi di una vita intera", spiegava la 44enne Angela Pisegna. Per lei non è nemmeno una situazione nuova: "Vengo dall’Aquila, sono a Pesaro da 8 anni ma so bene cosa vuol dire perdere tutto. Ho conoscenti e amici che hanno perso, al tempo, persone care. Oggi mi sembra il minimo essere qui a sostenere chi soffre anche psicologicamente".

Un bel bottino di volontari, quindi, che anche nei prossimi giorni verrà impiegato su tutta la città di Pesaro. "Ad oggi chiediamo ai cittadini di segnalarci le emergenze: chiunque abbia bisogno di una mano in casa potrà contattare il numero 0721 387616 – conclude il presidente del Consiglio comunale Marco Perugini -. Risponderà la Protezione civile che a sua volta invierà dei volontari. Un grande grazie a chi ha deciso di aderire a questa iniziativa, agli assessori Murgia e Belloni e, soprattutto, ai volontari della Protezione civile che in questi giorni stanno lavorando senza sosta".