I must dell’inverno? Vietato scervellarsi

Sono super convinto che Marie Kondo, se mi conoscesse, sarebbe fiera di me. Cme una nonna alla laurea dei nipoti. Non per vantarmi, ma penso che il mio trasloco sia stato un successo. E non conosco il suo metodo. Continuo a pensare che sia una attività detestabile e per nulla terapeutica ma dei lati positivi li ha. Permette di aguzzare l’ingegno, rinfrescare la memoria ma sopratutto allena il senso di sopravvivenza. Una sorta di Trx per lo spirito e non per il metabolismo.

Sostanzialmente di cosa mi sto vantando? Di aver preparato degli scatoloni dove ho scritto il contenuto, oltre a specificare quale fosse la parte superiore. Poi li ho suddivisi nelle categorie: "Può aspettare", "possiamo anche non aprirlo mai più", "pronto uso". Banale? E quante volte una cosa banale non la consideriamo, complicandoci ogni azione come se dovessimo risolvere 20 cubi di Rubik? Vale anche nella moda. Sapete quali sono le due cose dominanti in questo autunno inverno? La giacca doppio petto leggermente morbida per l’uomo e la shopper over per la donna. In colori come cuoio, nero o fango. Mood semplici e banali. E noi a scervellarci.

Lettura della settimana? Ho trovato divertentissimo e utile il libro della Jadezzzzz, ovvero Giada Zappa, stylist. Per Mondadori Electa ha pubblicato "Il saper sopravvivere. Un improbabile galateo contemporaneo" ed è pieno di spunti e situazioni tragicomiche che è bene saapere. Profumo? Ne vorrei uno alle castagne ma devo fare ricerca. Intanto vi propongo un’edera, così verde, erbacea e ozonica.

#FashionissimoCarlino