I nostri figli vittime della Rete ‘CocaWeb’, ecco il libro di Cangini

Il senatore, ex direttore del Qn-il Resto del Carlino, presenta il volume oggi all’Azienda agraria Guerrieri

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Non era mai successo che le nuove generazioni avessero un quoziente di intelligenza inferiore a quello delle generazioni che le hanno precedute. Succede ora, con i nativi digitali: i nostri figli e i nostri nipoti. Calano le facoltà mentali, aumenta il loro disagio psicologico. Ansia, stress, depressione, disturbi alimentari, autolesionismo, aggressività. È l’effetto del tempo tarscorso sul web: social, video, chat e videogiochi. Un uso che, stimolando il cervello a rilasciare il neurotrasmettitore della sensazione del piacere, non può che degenerare in abuso: il web come una droga, un utilizzo eccessivo che crea problemi crescenti. Sono queste le conclusioni cui arriva ‘Cocaweb-Una generazione da salvare’, il libro (edito da Minerva) scritto dal senatore Andrea Cangini, ex direttore del Qn-il Resto del Carlino, che sarà presentato oggi all’Azienda Agraria Guerrieri (Piagge di Terre Roveresche), con inizio alle ore 18.30. L’iniziativa è organizzata da Confcommercio nell’ambito della rassegna estiva ‘Sulle strade della bellezza’. L’incontro terminerà con una degustazione di vini ed olio Guerrieri.

Il volume è il frutto di una serie di audizioni nella commissione istruzione del Senato promosse dallo stesso Cangini, che nelle prime pagine spiega cosa lo ha spinto a indagare sul fenomeno.

Il primo spunto è stata una vicenda familiare: la figlia maggiore del senatore che osserva il fratellino giocare alla playstation e dice al padre: "Guardalo, sembra indemoniato". Il secondo spunto, quello decisivo, è stato un’inchiesta del New York Times: che rapporto hanno con il digitale i figli dei top manager alla guida dei colossi del web? "La risposta è un atto d’accusa formidabile – scrive Cangini –. I giganti della Rete impongono ai loro figli regole stringenti unite a divieti insormontabili nell’uso del web". Da lì parte l’idea delle audizioni in commissione istruzione, dove sfilano esperti, non solo italiani, che prefigurano – con dati, studi e ricerche – il rischio che stiamo facendo correre ai nostri giovani. Il libro, dunque, è composto da un’ampia prefazione del senatore Cangini e dai testi delle audizioni. Il tutto, poi, è entrato in una proposta di legge per limitare l’uso del web sotto una certa età.