Il "no" di Rfi al Comune di Fano per creare una pista ciclabile lungo la parte cittadina della ferrovia che la connetteva a Urbino non cambia i piani dell’amministrazione di Fermignano, sempre intenzionata a inoltrare all’azienda una richiesta analoga. "Qui, in molte zone sono sorte case sopra alla ferrovia, grazie ad autorizzazioni degli anni ‘90 – spiega il sindaco, Emanuele Feduzi –. La risposta di Rfi è una sconfitta, anche perché l’uso che proponiamo noi, una ciclopedonale dal capoluogo a Bivio Borzaga, a lato dei binari e non sopra, potrà essere interrotta all’istante, appena dall’alto decideranno cosa fare della tratta. Noi vogliamo sensibilizzare l’azienda: il treno lo possono riattivare quando vogliono, ma intanto potrebbero almeno farci usare la zona della ferrovia. Altrimenti, che invece dei proclami si tirino fuori i soldi e si faccia qualcosa. Da 36 anni è in degrado, piena di piante e rovi, e non mi si venga a dire che dobbiamo sollecitare Rfi per la pulizia, perché lo facciamo in continuazione, ma non vengono mai e alla fine lo facciamo noi Comuni, spendendo migliaia di euro. Nessuno di noi vuole toccare o rovinare i binari, ma, averli in gestione, in attesa di una decisione, ci permetterebbe di tenerli puliti e di dare un senso a una lama che taglia il territorio. Perciò siamo comunque intenzionati a spedire la richiesta a Rfi, assieme alla raccolta firme in corso (siamo già a 200 in 5-6 giorni). Per altro, siccome stiamo preparando una variante al Piano regolatore, ho chiesto a Rfi e alla Regione di indicare dove passerà il futuro tracciato della ferrovia che hanno disegnato, visto che c’è stato uno studio di fattibilità per individuarlo e che dovremo prevedere lo sviluppo del paese anche in base a quello: a oggi non ho avuto risposte. Questa situazione è irrispettosa verso i cittadini".
Nicola Petricca