"Il Pd è causa della fuga di medici Ma Biancani fa l’extraterrestre"

Il consigliere Fd’I Baiocchi dopo la denuncia del collega. Dem sull’aumento di dimissioni. volontarie dagli ospedali

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"Le uscite volontarie degli operatori medici dal 2022 sono solo

riconducibili a un sistema sanitario voluto dai Dem e che, fortunatamente, sta per cambiare". Così replica Nicola Baiocchi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, al collega del Pd Andrea Biancani, che riportando i numeri della Corte dei Conti aveva denunciato l’aumento del 39% delle dimissioni dei medici ospedalieri e del conseguente ricorso alle cooperative. "Quel sistema sanitario – prosegue Baiocchi – ha determinato negli anni, sempre per colpa della sinistra, il continuo ricorso alle cooperative che, ci auguriamo, possa essere limitato nel tempo, ora che la nostra idea di Sanità sta per essere implementata sul campo". "Biancani sa bene come la mancata programmazione abbia portato a una carenza di medici stimabile in centinaia di migliaia di unità. In un lampo di sincerità evidenzia i giusti fattori che stanno determinando un numero importante di dimissioni: i carichi di lavoro, maggiori rischi connessi al lavoro d’urgenza, riconoscimenti economici da aumentare. Al Governo chi c’era? Le politiche universitarie e sanitarie chi le ha portate avanti? La risposta è lapalissiana, il Pd, sempre e comunque. Eppure Biancani sembra volersi mostrare come l’extraterrestre della politica regionale. Il presidente Francesco Acquaroli e tutta la maggioranza di centrodestra sono riusciti ad approvare la Riforma degli Enti sanitari con una sterzata importante, dopo decenni di sistema ingessato che ha prodotto dimissioni di medici, carichi di lavoro insostenibili, bandi deserti, una sanità accentrata e lontana dalle reali esigenze dei marchigiani, a iniziare dai pesaresi. Più di 6 milioni di euro di fondi regionali per formare il futuro personale medico: almeno 110 borse di studio di medicina generale e 42 contratti di formazione per medici specialisti ospedalieri. Per colmare un vuoto che, a causa di una mancata programmazione, si sta verificando, pianificando sulla base delle prossime collocazioni in pensione e guardando al futuro. Entro poche settimane, approderà in aula il nuovo Piano Socio Sanitario che – conclude Baiocchi – completerà questa fase di riforma e partirà un sistema sanitario capillare e vicino alla gente".