Il popolo di Riceci non molla E c’è anche chi si appella all’Unesco

Sulla collina continuano le barricate. Presente anche la parlamentare Zanella. "Vicina a quelli che protestano"

Il popolo di Riceci non molla  E c’è anche chi si appella all’Unesco

Il popolo di Riceci non molla E c’è anche chi si appella all’Unesco

"La discarica qui non la vogliamo, dobbiamo farci sentire" esclamano alcuni cittadini. "No alla discarica" leggiamo su un cartellone bianco scritto in verde. "Bisogna avere il coraggio di esporsi", aggiungono altri.

Ieri mattina persone e associazioni si sono dati appuntamento sulla collina di Riceci per parlare con la capogruppo di "Alleanza Verdi e Sinistra" alla Camera, e vice presidente della Commissione parlamentare affari sociali, Luana Zanella e chiedere un suo intervento.

Arrivati dove dovrebbe sorgere la discarica abbiamo incontrato, tra il grano coltivato a bio ed i papaveri in fiore, una quaglia ed una lepre: davanti a noi si vede il centro storico Urbino e dietro Montefabbri.

"In una delle zone più belle d’Italia si vuole fare una discarica che rischia di essere un hub per rifiuti urbani speciali. Non è possibile - commenta Zanella dopo aver parlato con i presenti -. Sono vicina alle persone che protestano e che vogliono che questa area rimanga, dal punto di vista ambientale, economico e della salute, sana. Le prossime generazioni devono avere un mondo migliore rispetto a quello che ci è stato consegnato. Sono qui per ribadire l’impegno, mio e del gruppo, per fare tutte le azioni che sono nella nostra competenza per bloccare quello che è un vero e proprio ecocidio". Una delle carte da giocare, secondo chi protesta, sarebbe quella Unesco. Cioè, essendo Urbino già patrimonio dell’umanità, potrebbe essere vietato costruire la discarica. Intanto Zanella scriverà ai ministri di salute e cultura."Qui si tratta di mantenere una zona che ha una grande valenza dal punto di vista paesaggistico e culturale. E’ stato riformato l’articolo 9 della Costituzione e quindi diventa anti costituzionale un’opera così invasiva e potenzialmente dannosa per la salute, e negativa per ambiente e paesaggio".

La parlamentare è stata accompagnata dalla co-portavoce di Europa Verde Pesaro Urbino Adriana Fabbri e dal membro della direzione nazionale Europa Verde Gianluca Carrabs.

"Questo progetto non ha alcun senso perché siamo al centro del distretto del biologico più importante d’Italia. Qui Gino Girolomoni ha lanciato il biologico nel mondo. Questa vallata è stata anche rappresentanza delle Marche nel mondo con Dustin Hoffman - spiega Carrabs -. Nel progetto c’è un partner economico estero, di San Marino, e non si capisce per quale motivo una società così importante come Marche Multiservizi, che fattura 157 milioni con un utile netto di 17milioni di euro, deve trovare un partner sconosciuto per fare progetti sul suo territorio. Chiediamo ai sindaci di fare chiarezza perché è una società pubblica e non privata - prosegue -. Faccio un appello a tutti gli imprenditori che da anni lavoravo per valorizzare le eccellenze paesaggistiche ed agroalimentari del nostro territorio, come Marianna Bruscoli, Giovanni Girolomoni, Bartolomeo Casula e tanti altri a prendere posizione contro questo abominio. Come può una mega discarica essere compatibile con il territorio che esprime il più grande distretto biologico d’Italia e le eccellenze enogatroniche presenti sul territorio come la prima Dop casearia delle Marche, la Casciotta di Urbino. E con tutte le attività di turismo outdoor che stanno dando a lavoro qui". Francesco Pierucci