Il Rof alla prova della carta verde "Tanti stranieri, ma siamo attrezzati"

L’evento si svolgerà dal 10 al 21 agosto prossimi, il sovrintendente Palacio: "Il nostro pubblico, all’occorrenza, potrà fare il tampone nelle farmacie della città, come del resto accadrà per chi viene dal Regno Unito"

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"E’ obbligatorio. Ci siamo attrezzati". E’ la sintesi perfetta di Daniele Sepe, vicedirettore di Amat, il più grande organizzatore di eventi nel nostro territorio, alla domanda sul "Green pass", necessario dal 6 agosto a chiunque voglia assistere ad uno spettacolo da vivo. "Di per sé la procedura sembra agile – conferma Sepe, a fronte di un settore che come altri attende le norme attuative per calarsi nello specifico –. Ci prefiguriamo che all’accesso di ogni spettacolo, il cartellone pesarese ne prevede 30 nel mese di agosto, così come avviene la misurazione della temperatura corporea, dovrà essere verificata la validità della certificazione verde e l’identità della persona che intende accedere. Per questo gli operatori di sala avranno un dispositivo con un applicativo in grado di controllare il qr code rilasciato dal sistema sanitario nazionale e chiederanno allo spettatore la carta di identità".

Più del fenomeno disdette, Sepe vorrebbe scongiurare le code. "Le procedure sono semplici, ma tra privacy e anticontagio sono tante quindi ci vuole un po’ di pazienza: chiederemo al pubblico di venire leggermente in anticipo per gestire al meglio il flusso in ingresso".

Ernesto Palacio, sovrintendente del Rossini Opera Festival, il più grande evento in città, previsto dal 10 al 21 agosto conta sulla passione melomane. "l Rof ha avuto una bella risposta da parte degli spettatori stranieri, che nonostante le perduranti limitazioni anti-pandemia sono voluti ritornare a Pesaro – osserva il sovrintendente –. Per il resto l’attività del Rof rispetta tutte le procedure di legge per il contenimento della diffusione del Covid-19 previste dalla normativa vigente. Dal 6 agosto quindi sarà richiesto per l’accesso ai luoghi di spettacolo il Green pass europeo o un tampone antigenico o molecolare ad esito negativo compiuto entro le 48 ore precedenti, che il nostro pubblico, all’occorrenza, potrà effettuare nelle farmacie della città". Vero. Chi ha il lasciapassare verde vuol dire che ha almeno fatto una dose di vaccino oppure che "è’ guarito dal Covid come me – testimonia Micaela Vitri, consigliera regionale e grande appassionata dell’Opera, tra gli habitué del Rof –. Ho ricevuto il green pass già i primi di marzo, subito dopo il tampone molecolare negativo. La cosa che più mi ha stupito è che la procedura è stata automatica: non ho fatto richiesta. Nulla da eccepire".

Oltre la metà di pubblico del Rof è straniera: per europei e area Schengen vale il Green pass europeo. Invece il britannico Uk Covid pass, non è riconosciuto in Italia, il melomane inglese dovrà farsi un tampone, basta l’antigenico, 48 ore prima l’evento. "Le farmacie comunali – spiega Luca Pieri, presidente Aspes – sono collegate con il sistema sanitario regionale. Segnaliamo il positivo, mentre al negativo diamo un certificato cartaceo in italiano, tradotto in inglese, dove si riportano la data, l’ora e la validità di 48 ore del test. Anche questo viene comunicato alla Regione: insomma è una sorta di green pass temporaneo".

La strada per chi voglia partecipare agli eventi in pubblico è segnata: il green pass serve feste, cerimonie civili e religiose, servizi di ristorazione al tavolo al chiuso, spettacoli, eventi e competizioni sportive, musei, istituti e luoghi di cultura, piscine, palestre, centri benessere, fiere, sagre, convegni e congressi, centri termali, parchi tematici ecc... "Per il Green Pass – conferma il vicesindaco Daniele Vimini – la legge ha previsto una lista di manifestazioni nel dettaglio. Per esempio il green pass servirà per la Fiera di San Nicola, ma non per la Notte delle candele il prossimo 10 agosto essendo quella una cena in spiaggia senza attrazioni che possono creare assembramento".

Solidea Vitali Rosati