Fossombrone tratta sulla Tari. L’aumento si contiene, ma c’è

L’assessore Maurizio Mezzanotti ha spiegato per quale ragione c’è un +5,26 per cento nella tassa "Siamo soddisfatti per avere agito con il massimo vigore per contenere l’aumento entro l’inflazione".

Fossombrone tratta sulla Tari. L’aumento si contiene, ma c’è

Fossombrone tratta sulla Tari. L’aumento si contiene, ma c’è

Anche a Fossombrone aumenta la tassa sui rifiuti: più 5,26 per cento. Come al solito sulla questione i pareri si dividono. Dalla giunta si puntualizza – per bocca dell’assessore Mezzanotti – che si è riusciti a spuntare un aumento inferiore a quanto si era ventilato in un primo tempo (pare fino al 9 per cento, ndr), mentre da parte di Rifondazione (che non è in consiglio) si irride alla presunta abilità negoziale del Comune.

Per la maggioranza l’assessore al bilancio Maurizio Mezzanotti spiega la cosa come segue: "Le nuove tariffe sono imposte da un organismo statale denominato “Arera“, che fornisce dati sull’incremento dei costi da comunicare ad un altro ente, l’autorità d’ambito, la cui assemblea formata dai 50 comuni della Provincia, delibera gli aumenti da applicare. Per lo smaltimento di rifiuti verrà chiesto al Comune di Fossombrone il versamento della somma di un milione e 992mila euro, corrispondente ad un aumento del 5,6%. L’amministrazione si è adoperata in ogni modo per abbassare la percentuale al 5,26%, usando tutte le risorse disponibili per contenere l’incremento. Si tratta di un segnale che la giunta vuole dare alla città per comunicare che ogni singolo euro recuperato dalla lotta all’evasione e dalle economie ispirate a politiche virtuose verrà restituito ai cittadini. Dopo la validazione del rendiconto e previo riesame della situazione economica del bilancio, l’amministrazione valuterà eventuali azioni da intraprendere per aiutare i cittadini che fanno fronte con difficoltà al pagamento dei tributi, sempre nel rispetto della situazione Isee di coloro che chiederanno assistenza economica".

Conclude Mezzanotti: "L’amministrazione si ritiene soddisfatta di avere agito con il massimo vigore per contenere l’aumento entro un valore inferiore all’inflazione (il riesame infatti riguarda gli ultimi due anni) e di avere ottenuto un risultato pienamente rispondente ai diritti dei cittadini".

Rifondazione la vede in tutt’altra maniera: "L’assessore Mezzanotti – scrive il Circolo di Fossombrone – ha svolto una lunga relazione (nell’ultimo consiglio comunale, ndr), nella quale ha voluto dimostrare la bravura della giunta in carica nella trattativa. Che se n’era parlato nell’Ata, all’inizio di più 9%, poi di più 7% e infine del 5,6%, ma la giunta di Fossombrone era riuscita al 5,25. Non sappiamo chi è andato a trattare, ma sappiamo che Pesaro ha aumentato la tariffa del 4% e Fano, che come noi è con Aset, l’ha aumentata del 4,4%. Dov’è tutta questa bravura?".

Ricordiamo che in provincia la Tari per i cittadini e le imprese è calata solo a Fano, per via del recupero dell’evasione. In tutti gli altri comuni invece aumenta: forse è uno di quei casi in cui "mal comune" non è "mezzo gaudio".

a. bia.