La cultura può dare la speranza. Le suore celebrano il “Venerini Day“

La Congregazione delle Maestre Pie ha scelto Pesaro per l’evento annuale dedicato al sapere

La cultura può dare la speranza. Le suore celebrano il “Venerini Day“

La cultura può dare la speranza. Le suore celebrano il “Venerini Day“

Pesaro, capitale italiana della cultura 2024, accoglierà, i prossimi 10 e 11 maggio, il “Venerini Day“: la festa della Provincia italiana della Congregazione delle Maestre Pie Venerini giunta alla XVII edizione, dal tema “La cultura crea bellezza, libera, dà speranza“.

"È un onore – ha esordito l’assessore comunale Camilla Murgia – ed un piacere ospitare a Pesaro il Venerini Day 2024, in occasione della capitale della cultura, come contributo degli istituti educativi della città. Un appuntamento che porterà tante famiglie e bambine e bambini a scoprire la nostra città e il nostro patrimonio culturale". Suor Gabriella Guarnieri, superiora provinciale ha detto: "Il Venerini Day è una festa particolare che si ripete ogni anno in occasione della festa della nostra Fondatrice Rosa Venerini. Le scuole e le opere Venerini si riuniranno per raccontare le loro esperienze e il loro percorso gioioso verso la cultura. Saranno presenti realtà che vengono dal Lazio, dalla Toscana, dalle Marche, dall’Albania e dalla Romania. Le Maestre Pie sono figlie di santa Rosa Venerini, viterbese, vissuta tra la fine del ’600 e l’inizio del ’700, la quale comprese che il suo progetto educativo di salvezza doveva combattere l’ignoranza culturale e il degrado morale delle ragazze. Con le sue prime discepole, dette, quindi, inizio ad una straordinaria esperienza educativa, che si preoccupava di formare le coscienze delle ragazze attraverso un preciso itinerario che, mentre le liberava dall’ignoranza e dalle superstizioni, maturava in loro il vero senso di Dio e indicava un nuovo stile di vita. Oggi, come allora, le Maestre Pie Venerini cercano di educare chi si affida alle loro cure con lo stesso slancio profetico della Fondatrice e fedeli al motto “Educare per liberare“".

Quindi suor Enrica Giovannini, economa generale ha spiegato: "Nei due giorni della manifestazione, alunni, genitori e docenti di tutte le opere della Provincia, che oltre all’Italia comprende Albania e Romania, si confronteranno, anche con l’apporto di esperti, su un tema importante ed attuale come la cultura. Si cercherà di capire insieme il senso della cultura nel mondo di oggi e, soprattutto, di analizzare il bisogno di cultura in questo tempo storico che stiamo vivendo, per poter rispondere adeguatamente a questa necessità, alla luce del carisma della Fondatrice Santa Rosa Venerini. La cultura è come una sinfonia, in cui tutti gli elementi si fondono per dar vita ad un cammino verso una libertà consapevole, una cittadinanza attiva, un recupero dei valori che, spesso, sembrano scomparsi: solidarietà vera, inclusione senza pregiudizi, corresponsabilità, attenzione alla persona. L’evento, che ha ricevuto il patrocinio del Comune, della Provincia e dell’Università di Urbino, si svolgerà in due momenti: il 10 maggio alle 21 al Teatro Sperimentale, si svolgerà un incontro sul tema della giornata: “La cultura crea bellezza, libera, dà speranza“ a cui parteciperanno: monsignor Sandro Salvucci; Vilberto Stocchi, già Magnifico Rettore dell’Università di Urbino; Maria Grazia Michelini, pedagogista; Maurizio Artale, presidente del Centro di Accoglienza Padre Nostro.

Accompagneranno la serata la pianista Adriana Shehu, la soprano suor Cristina Alfano con il maestro di coro don Maurizio Lieggi di “Frammenti di luce“ e le coreografie del Gruppo “Ambasciatori di Pace“ dall’Albania. Poi sabato 11 maggio, alle 9, al parco Miralfiore, avrà luogo la grande festa dei bambini. Le scuole e le opere Venerini si riuniranno per raccontare le loro esperienze e il loro percorso gioioso verso la cultura. La giornata si concluderà con un’agape fraterna al parco".

Luigi Diotalevi