La legalità marcia a passo di scuola. In campo per non dimenticare

Falcone, Borsellino, Peppino Impastato. Gli alunni sfilano per dire no ad ogni forma di mafia e criminalità

La legalità marcia a passo di scuola. In campo per non dimenticare

La legalità marcia a passo di scuola. In campo per non dimenticare

Era il 23 maggio del 1992 quando, a Capaci, morì il magistrato siciliano Giovanni Falcone, vittima di un attentato mafioso, causato dall’esplosione di 500 chilogrammi di tritolo sull’autostrada A29. 32 anni dopo quell’omicidio, la memoria di quel magistrato antimafia, assieme a quella di Paolo Borsellino e Peppino Impastato, è più viva che mai. Ieri mattina, infatti, in onore della Giornata della Legalità, si è tenuta la "marcia per la legalità", organizzata dalle scuole dell’Istituto Galileo Galilei di Villa Fastiggi, formato dalle elementari di Villa Fastiggi, Villa Ceccolini e Borgo Santa Maria.

I 140 bambini, accompagnati dalle maestre, sono partiti dalla scuola elementare Gramsci, camminando fino alla biblioteca dedicata a Peppino Impastato, dove era stata organizzata una mostra nel gazebo esterno. Qui, hanno potuto ammirare tutti i libri relativi a mafia, magistrati e legalità, per far sì che la memoria di questi fatti atroci non finisse nel dimenticatoio: "Purtroppo, i bambini non sapevano chi fossero Falcone e Borsellino – ha spiegato Daniela Pagnini, docente della scuola primaria di Borgo Santa Maria –. Addirittura alcuni confondevano la mafia con il fascismo. È importante che i bambini conoscano la loro storia, perché è solo con la conoscenza di questi signori che si può pensare di creare una grande società. I bambini, bisogna ricordarlo, sono il futuro. Sapere quali sono i valori del coraggio, della libertà e della legge è fondamentale. Finalmente possono anche associare un nome ai volti che ci sono davanti al tribunale". Radunati nel cortile di fronte alla Galilei, i bambini, raggiunti dai loro compagni della 3°A delle medie, hanno poi iniziato a leggere degli estratti da alcuni libri su Peppino Impastato, fino ad iniziare a cantare tutti assieme: le note di "Pensa", di Fabrizio Moro, e di "I cento passi", dei Modena City Ramblers, hanno riempito l’aria mattutina di Villa Fastiggi, con un sole che ha sorriso agli scolari: "È stata un’occasione importante, che ci ha permesso di far conoscere ai bambini queste persone, esempi di legalità e giustizia – ha spiegato Ilaria Balducci, docente della scuola primaria di Villa Ceccolini –. I bambini si sono subito appassionati a queste figure, soprattutto perché abbiamo spiegato loro che, anche se erano dei "combattenti", avevano paura. Nonostante quello, però, non si sono fermati e hanno continuato a lottare per i loro ideali".

Alessio Zaffini