La palestra? Si guarda sempre a valle

Il sindaco Gambini mantiene la sua posizione sulla struttura da realizzare alla Piantata. Si riapre la questione

Palestra alla Piantata, si riapre la questione. A sorpresa, durante il Consiglio comunale di martedì, il sindaco ha detto di non aver ancora accantonato l’ipotesi di realizzarla a valle dei campetti sportivi. La possibilità sembrava svanita, dopo la notizia di una perizia della Provincia in cui si parlava di costi troppo esosi per rendere edificabile l’area, geologicamente complessa, e che aveva riaperto le discussioni su una sua costruzione vicino al Liceo artistico.

Eventualità, questa, da sempre caldeggiata dalle minoranze, tant’è che, martedì, Pd e Viva Urbino avevano presentato una mozione per chiedere di ripristinare le condizioni normative precedenti: "È una risposta ai cittadini della Piantata, dopo la rinuncia alla costruzione a valle - ha spiegato il consigliere Davide Balducci -. Ho appreso la notizia con la soddisfazione di aver condotto una battaglia giusta, chiara fin dall’inizio, ma anche con una punta di amarezza, perché ha rappresentato il fallimento di un’idea portata avanti a spron battuto dall’amministrazione. Ora, perciò, proponiamo la modifica del Piano regolatore generale, con il ripristino di un’area verde pubblica non edificabile e stralciata dal piano delle alienazioni. Inoltre, proponiamo di realizzarci dei percorsi vita attrezzati e uno sgambatoio per cani e di riqualificare le strutture sportive soprastanti". Alla mozione, il sindaco ha risposto di non aver ancora intenzione "di ritirare il piano sull’area. Sulla valutazione fatta dalla Provincia ho qualche dubbio: tre giorni fa, sono andato a chiederla e mi hanno detto che non fosse ancora pronta, tant’è che ho incaricato i nostri uffici di farne una ulteriore. Quando ci hanno comunicato del piano b, ho detto "se c’è la possibilità di modificare il progetto e inserirlo nel piano per il Liceo, ben venga. Ne perdiamo una per la città, ma va bene". Però mi hanno anche comunicato che non si possa costruire nel piazzale della scuola perché servono 1.8-2 milioni di euro, ma la Provincia ne ha solo 900mila. Considerando che lo studio che ha in mano il progetto non è d’accordo a farlo a stralci, creeremmo un’altra incompiuta, e non ci sto. Edificare a valle non è impossibile, sappiamo solo che ci sarebbero costi maggiori: io però voglio sapere di quanto. Sicuramente non siamo nelle condizioni di farlo a monte. A valle c’è spazio per il camminamento verso la casa albergo, per lo sgambatoio, per i campetti e per la palestra, che per me è fondamentale costruire lì, in quanto lo spazio si presta particolarmente per una struttura a servizio della scuola e della città".

La risposta ha spiazzato la minoranza, con Balducci che parla di una "sorta di fissazione sulla doppia palestra. Non ha senso farne una lì, non ne aveva già dall’inizio", mentre Luca Londei, dal Gruppo misto, afferma che "l’area era stata resa inedificabile per validi motivi: c’è un problema geologico importante. Quando le amministrazioni precedenti ci hanno costruito, hanno avuto grandi problemi e ci sono zone da controllare periodicamente. Creare una struttura nuova in un’area in cui sappiamo esserci acqua sotto è inopportuno".

Nicola Petricca