La Vuelle perde l’unico pivot della rosa. Totè fuori per un mese, si cerca sostituto

L’esito degli esami conferma la gravità dell’infortunio, la società tenta di ingaggiare un italiano per le ultime drammatiche gare

La Vuelle perde l’unico pivot della rosa. Totè fuori per un mese, si cerca sostituto

La Vuelle perde l’unico pivot della rosa. Totè fuori per un mese, si cerca sostituto

Totè è fuori per un mese. Calendario alla mano, il suo campionato è praticamente finito. Gli accertamenti diagnostici sul suo gomito destro hanno evidenziato la lacerazione della capsula articolare e una lesione del legamento ulnare. Lo staff medico ha stabilito in quattro settimane i tempi di recupero. Nel comunicato stampa diramato ieri dalla Vuelle si accenna ad un intervento sul mercato. In questo momento la strada più veloce sarebbe quella di cercare un italiano al piano di sotto (visto che i trasferimenti all’interno della Lba sono già chiusi dal 29 febbraio), ma il tempo è tiranno visto che gli scambi fra serie A e serie A2 si chiudono a fine mese e con la Pasqua di mezzo, e l’anticipo al sabato, l’ultimo termine per farlo è il 29 marzo. In uscita dalla Juvi Cremona c’è il 36enne Daniele Magro. In alternativa, c’è la via straniera: la società ha ancora un visto da spendere perché sin qui ne ha utilizzati 6 sui 7 disponibili, dato che Schilling e Mockevicius sono comunitari e non hanno bruciato un visto. Ma in questo caso farlo arrivare in tempo per la partita del 30 marzo sarebbe un’impresa, a meno che non arrivi dalla serie A2 e sia già vistato. Poi c’è un’ipotesi suggestiva, puntare sul classe ‘99 Edoardo Del Cadia, figlio dell’ex Scavolini Danilo, che ha appena terminato la sua avventura nella Ncaa e in questi giorni era in prova a Trieste. Una corsa sul filo del rasoio. E pensare che Mockevicius gioca a Taiwan fa davvero rimpiangere la scelta fatta di lasciarlo andare via.

la NIntanto utribullet è in netta crescita dopo aver cominciato la stagione in maniera disastrosa con 8 sconfitte consecutive. Rialzarsi dopo una partenza del genere non era uno scherzo, la società ha resistito alla tentazione di sostituire coach Vitucci mentre tutti lo contestavano. Ha messo, però, le toppe giuste alla fallimentare campagna acquisti, prendendo due elementi di comprovato valore, l’ex biancorosso Justin Robinson per rafforzare la regia e il lituano Olisevicius, già apprezzato a Reggio Emilia, aggiungendo una bocca da fuoco sicura. Con questi due innesti e ritrovando Bowman dopo l’infortunio, Treviso ha risalito pian piano la china, non senza difficoltà. Perché le tre vittorie consecutive con cui ha raddrizzato la sua classifica le ha messe in fila dopo la sosta, dove ha integrato meglio nel tessuto di squadra le due pedine arrivate in corsa. Inoltre, il Palaverde non è un teatro facile dove esibirsi: nonostante il club non sia l’erede diretto della scomparsa Benetton, ma una nuova realtà nata nel 2012, il pubblico è rimasto lo stesso, numeroso e competente. Se la Vuelle vuole avere una chance di giocarsela dovrà presentarsi con una corazza mentale molto diversa da quella con cui è scesa in campo domenica contro la Unahotels.

Elisabetta Ferri