L’addio a Galeazzo Boattini. Sarà sepolto a Predappio

Pesarese fuori dagli schemi, legato a un mondo in bianco e nero che non c’è più. Dalle serate all’Ariston, ai reali del Belgio in città: storie di un’altra epoca.

L’addio a Galeazzo Boattini. Sarà sepolto a Predappio

L’addio a Galeazzo Boattini. Sarà sepolto a Predappio

Sul tavolo Galeazzo Boattini aveva una vecchia foto in bianco e nero scattata a Predappio. Ritrae il padre con donna Rachele, la moglie di Benito Mussolini. Amicizie antiche. E la tomba di famiglia dove verrà tumulato Boattini è a qualche metro di distanza proprio da quella del Duce. Lì sono sepolti genitori e fratelli. "E’ stata una sua precisa volontà", dice il figlio Ferdinando che non si dà pace: "Pensare di non vederlo e di non sentirlo più, mi dispera", confessa. Perché era un rapporto padre-figlio molto particolare il loro: Galeazzo e Ferdinando andavano in vacanza assieme "perché i miei amici erano i suoi amici".

Gli amici antichi, quelli che oggi vanno da 70 anni in su, raccontano storie vissute, con Galeazzo protagonista, che allargano i confini ben al di fuori del borgo pesarese, dagli anni ’70 fino al 1990. Elegante, personalità molto forte, bella disponibilità finanziaria per quei tempi, Galeazzo Boattini ha segnato un’epoca. Dai ‘contropiedi’ della prima fila dei gradoni del vecchio palas assistendo alle partite di basket, alle lunghe serate al bar Ariston di viale della Repubblica, una specie di ritrovo dei vitelloni pesaresi, alle partite di hockey. Storie da ‘Amici miei’ al quadrato con dentro protagonisti, anche di primo piano, della storia nazionale, sorvolando sul leggendario colpo di stato di San Marino, nato tutto da una scazzottata. Tutte e molte vicende, per usare un termine molto usato e abusato, ‘coperte dal segreto di stato’. Se ne va forse anche l’unico, visto il fortissimo legame con Mochi Zamperoli, che conosceva i particolari che legavano la città alla regina del Belgio, Paola Ruffo di Calabria che ha passato delle estati al mare perché una zia, una Ruffo della Scaletta, era sposata ad un pesarese. Negli anni Ottanta la regina del Belgio si ripresenta in città con re Alberto, per acquistare un motoscafo ‘Mochi’, accompagnata da Zamperoli, benché nel nord Europa ci fossero cantieri prestigiosi. Un romantico salto indietro ai tempi della gioventù? Ricordi di amicizie estive?

Era tutto questo Boattini ma aveva – ricordano tutti – "questa capacità di essere trasversale alle generazioni per cui ricordando al figura di mio padre, son venuti gli occhi lucidi a tutti i miei amici ed anche a molti giovani", continua il figlio Ferdinando. Era tutto questo ma anche bravissimo nel suo lavoro di concessionario di auto nato con Giuseppe Benelli e cresciuto con Luciano Mochi Zamperoli. "Mio padre mi mandò a lavorare alla concessionaria Alfa con lui – dice Masssimo Surico, il figlio dell’ex questore Pompeo –. Ed io ascoltavo quando parlava con i clienti. Bravissimo, era un manuale. Incantava tutti". Quello di domani, verso Predappio, sarà l’ultimo viaggio di Boattini. Avverrà dopo la funzione funebre che è stata fissata per le 11 in Duomo. Oggi alle 18, sempre in Cattedrale, il rosario. Una dolce vita la sua con una dolce morte: nell’aldilà appisolandosi in poltrona con a fianco la moglie.

m.g.