Livia Turco: "Con lui abbiamo fatto riforme fondamentali"

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"Ci ha lasciato Marcello Secchiaroli. Una persona buona, un carissimo compagno, un amministratore competente, un grande assessore alle politiche sociali delle Marche". A scriverlo è l’ex ministro Livia Turco, che rende omaggio al politico e all’uomo Secchiaroli: "Con lui – prosegue – ho condiviso le riforme sociali dei Governi deĺ’Ulivo: la legge 28596 sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la legge 3282000 sul sistema integrato dei servizi e le prestazioni sociali, le leggi per il sostegno alle persone diversamente abili e per i diritti dei migranti. Il suo sorriso buono a volte timido accompagnava sempre il racconto di una persona che aveva incontrato, che aveva ascoltato, che aveva aiutato. Per Marcello questa era la politica: la relazione umana con le persone. Il riscatto dei più deboli, la promozione della giustizia sociale.Per questo e stato un indimenticabile assessore ed un compagno tutto d’un pezzo. Gli ho voluto bene e sentivo che mi voleva bene. Ti porterò sempre nel ricordo e nel cuore caro compagno, Marcello Secchiaroli".

Un altro ricordo arriva da una serie di operatori sociali che hanno condiviso lunga parte del percorso di Secchiaroli (Giuliano Tacchi, Roberto Drago, Giampiero Ricino, Cristian Gretter, Giancarlo Faillaci e Fabio Astolfi): "Se dal volontariato in parrocchia e da un coraggioso impegno nel sindacato passi all’essere assessore a Pesaro, poi consigliere in Regione e assessore regionale alle politiche sociali e poi continui ancora con impegni fino agli ultimi giorni della tua vita vuol dire che hai fatto una scelta seria nella vita. Lavoro sociale per organizzare il benessere di tutti, sostegno ai più deboli, ecco la storia di Marcello che abbiamo avuto il privilegio di condividere. Si è proposto un modello virtuoso in Regione, un welfare fondato sui servizi a sostegno di disabili, anziani, minori. Un percorso incompiuto perché non si è voluto, politicamente e tecnicamente, raccogliere la sua sfida che vede oggi ancora irrealizzata, ad esempio, la proposta di un servizio di sostegno e inclusione di ragazzi autistici a Pesaro già finanziato dalla Regione, ma mai realizzato. La perdita di Marcello è grave ma dobbiamo rilanciare la sfida, chiedere a politici e operatori di “risalire a bordo”, di centrare di nuovo l’attenzione verso ogni azione finalizzata a dare speranza a chi continua a fare fatica a sentirsi parte integrante di un sistema che continua a preferire la logica dell’esclusione rispetto a quella della partecipazione".