NICHOLAS MASETTI
Cronaca

Locali da ballo storici di Pesaro e Urbino: la guida di Dj Auerbach

Dj Auerbach raccoglie in una guida i locali da ballo storici di Pesaro e Urbino, un viaggio tra memoria e musica.

Dj Auerbach raccoglie in una guida i locali da ballo storici di Pesaro e Urbino, un viaggio tra memoria e musica.

Dj Auerbach raccoglie in una guida i locali da ballo storici di Pesaro e Urbino, un viaggio tra memoria e musica.

C’erano una volta i locali da ballo in provincia di Pesaro e Urbino. Colorati, con un design in stile pop, pieni zeppi di gente. Dal lunedì alla domenica. A Cagli, ad Acqualagna, ma anche a Saltara e Borgo Pace. Avevano nomi strabilianti, dal Kiss di Pergola al Lady Moon di Fermignano, passando per lo Skorpio Club di Urbino e il Cioccolato di Gabicce Mare. Un centinaio di disco che Dj Auerbach ha raccolto in una guida chiamata “Andiamo a ballare“. Un anno di lavoro e ricerca per far sì che la memoria rimanga impressa e stampata in una brochure. Per tutte quelle persone che hanno ballato negli anni ‘60, ‘70, ‘80 e ‘90, ma anche per i più giovani che oggi si ritrovano una provincia con sempre meno mirror ball, luci e laser.

Un viaggio intergenerazionale quindi, alla (ri)scoperta del nostro territorio. "Sono passato dal vedere centinaia di locali a contarli sulle dita di una mano", racconta Auerbach. Dal 1979 mette i dischi e fa muovere la gente. Nel suo studio ha 15mila vinili, tutti divisi accuratamente, e negli anni ha collezionato filmati, flyer, manifesti e locandine. Così, con tutto questo materiale a disposizione, ha pensato di fare una guida. Comune per comune, con tanto di via, numero civico e nome. L’Accademia a Casinina di Auditore, il People a Marotta. Il Mirage Club a Calcinelli e il Pocol a Carpegna. Ma anche il Nuovo Mondo a Lunano, l’Ausonia a Tavullia e il K2 a Trasanni. Inoltre, qualche locale da ballo è passato nella memoria romagnola, ma storicamente rappresentava il Pesarese, come Villa Amarcord a Pennabilli o il Jolly a Novafeltria.

Alcuni negli anni hanno anche cambiato nome. È il caso "della Baia Imperiale di Gabicce Mare, una volta Sporting Club, poi Baia degli Angeli e Nepentha. O del Miù Miù a Mondolfo che si chiamava prima Jaby e poi Jicky. Ma anche de La Torre a Gradara che partì come Bobbery, poi Disco Kron, Putiferia e Club dei Nove Nove. Stesso luogo ma ricordo diverso a seconda delle generazioni", prosegue nel racconto. Altre tornano a risplendere, come accadrà questa sera al Masai di Cagli.

Dj Auerbach iniziò il suo percorso come disc jockey a Fano, in via De Amicis, in quello che ai tempi si chiamava Arianna Club e poi diventò Central Park e Disco Flash. Ma suonò per tanti anni anche al Kaos di Pesaro, in Largo Volontari del Sangue, fondato nel 1983 da 14 amici e chiuso nel 1991. "Al Kaos ho fatto 650 serate, ospitava duemila persone. Un locale all’avanguardia, con un impianto stratosferico e tecnologie pazzesche", ricorda con piacere Auerbach.

I pub con i dj set e le spiagge però iniziano a prendere sempre di più il sopravvento, a inizio anni ‘90, e i locali da ballo di conseguenza iniziano a diminuire. La musica comincia a circolare maggiormente fuori dalle piste: c’è l’avvento del web, calano le vendite dei dischi e i formati diventano sempre più liquidi. "Il mondo oggi è cambiato, è impensabile che tutto ciò possa tornare", conclude Auerbach. A Pesaro, in zona mare, c’erano tanti locali dove ballare come il Kursaal, Il Capriccio (poi La Mecca), il New, il Music Hall (poi Dixie) e lo Stork (diventerà Why Not? e Midas). In centro il Joy Club, poi Eta Beta. Nel quartiere di Villa San Martino si ballava con l’Arcobaleno e a Villa Fastiggi ecco il 2+1 (diventerà Papillon, Lemon, Le Decò, Evidence e La Villa). A Montecchio il Colosseo dominava la scena (si chiamò anche Tatoo ed Empire), il Tris di Orciano conosciuto in tutta la regione e i lunedì si andava tutti da Walter a Montegaudio. Insomma, citando un locale che ancora esiste a Cartoceto, si era al Settimo Cielo.