REDAZIONE PESARO

L’opposizione attacca: "Il sindaco fa l’esattore e il Marchese del Grillo. Ed ecco i risultati"

Dario Andreolli, consigliere della Lega, contro l’amministrazione: "Grave l’aumento delle tasse, pesa sui ceti deboli. Città sempre più isolata".

Dario Andreolli, consigliere comunale della Lega

Dario Andreolli, consigliere comunale della Lega

Dario Andreolli, consigliere comunale della Lega: quali sono le tre cose peggiori che ha fatto l’amministrazione Biancani nel 2024?

"Parto dal bilancio di previsione impostato sulle tasse. L’Irpef portata al massimo per tutti andrà a colpire i ceti più deboli. Poi le agevolazioni Imu sottratte ai piccoli proprietari di attività commerciali e artigianali, infine la tassa di soggiorno aumentata. Tutto questo in un quadro dove si sapeva che acqua e rifiuti avrebbero avuto aumenti considerevoli".

La seconda?

"Siamo stati senza segretario generale e dirigente finanziario in un contesto molto delicato legato all’inchiesta Affidopoli. E’ l’organizzazione della macchina comunale che non va".

La terza?

"Il flop totale nella gestione dei rapporti con gli altri comuni. L’assemblea dell’Ata è stata un disastro, non tanto per la posizione di Biancani sulle distanze delle discariche dai centri abitati che è legittima anche se non la condivido, ma per il suo atteggiamento da Marchese del Grillo: più per la superficialità che per la presunzione".

E se invece dovesse scegliere la cosa migliore che ha fatto o se non altro la meno peggio?

"È attento e rispettoso in consiglio comunale, al contrario di chi l’ha preceduto che era più attratto dall’iPhone".

A proposito di Ricci: non le sembra che Biancani abbia sconfessato più scelte del suo predecessore di quanto avreste fatto voi?

"No, direi che al massimo ha cercato di segnare una discontinuità rispetto a Ricci. Ma è poco credibile perché ha la stessa giunta di Ricci e ne è profondamente condizionato. Al momento cambiamenti veri, a parte smontare il maxi palco in piazza, non se ne sono visti".

Non si può commentare il 2024 senza citare Affidopoli: al di là degli esiti giudiziari, qual è il bilancio politico di questa storia?

"Politicamente rimane la consapevolezza di una filiera di governo completamente opaca, dove non si capisce chi prendeva decisioni e a che titolo alcune persone svolgevano determinati compiti. Incredibile che Ricci abbia detto di non saperne nulla".

Guardiamo al nuovo anno: se fosse sindaco lei cosa farebbe?

"Prima di tutto i grandi temi: non possiamo negare che acqua e rifiuti siano un problema, temi ignorati per 10 anni da Ricci interessato solo agli utili e che peraltro si collegano alla seconda sfida, cioè ridare a Pesaro un ruolo centrale all’interno di provincia e regione, smettendola di fare solamente propaganda contro il governo e la Regione soltanto perché sono di centro-destra. Terza sfida: mettere completamente a terra tutte le risorse del Pnrr".

Scendendo dai grandi temi alla quotidianità?

"Fare per davvero le manutenzioni: strade, marciapiedi, parchi e fossi. In 10 anni si è fatto pochissimo".

Il suo voto a Pesaro capitale della cultura?

"Molto marketing e poca sostanza. Ci si aspettava una quantità e una qualità di eventi e di manifestazioni molto più massiccia. E’ stato fatto l’errore di puntare molto poco sull’identità della città e molto sui format comprati da fuori. Quindi darei un 7 alle ambizioni e 5 all’esecuzione. Rimarrà poco o niente, se non l’immagine della biosfera costata troppo in una piazza triste".

Domanda sulle Regionali: secondo lei la sfida sarà davvero Acquaroli-Ricci?

"Io so che il candidato del centrodestra sarà Acquaroli e non avrà pronlemi contro nessun candidato del centrosinistra. Compreso Ricci, ovviamente".

Roberto Fiaccarini