Ma l’arancio a Ucchielli non va giù "Acquaroli ritiri l’ordinanza"

L’arancio rinforzato a Vallefoglia per il sindaco Palmiro Ucchielli "non ha ragion d’essere". Da ieri il terzo comune per abitanti della provincia di Pesaro e Urbino non è rientrato in zona gialla come tutta la Regione Marche, al pari di Montelabbate e Cerreto d’Esi (provincia di Ancona). Il motivo è l’incidenza superiore a 250 positivi settimanali su 100mila abitanti. "Ma da noi i contagi sono stazionari – prosegue Ucchielli – Il calcolo andrebbe fatto su un bacino comprensivo più alto, non solo quello degli abitanti. Il nostro è molto più largo, essendoci tante persone che si spostano per lavoro, anche dalla Romagna, nella zona industriale e commerciale". Fino a martedì 4 maggio compreso quindi i ristoranti e i bar non potranno riaprire all’aperto, le scuole avranno una didattica in presenza inferiore alla zona gialla, non si faranno attività sportive come il calcetto e cinema e teatri continueranno a tenere chiuso. Un arancio rafforzato ulteriormente dal fatto che ai cittadini è consentito uscire di casa soltanto per ragioni di salute, lavoro o studio. "Ho chiesto al presidente della giunta Regionale – Francesco Acquaroli – di revocare l’ordinanza. Spero che lo faccia", racconta Ucchielli, dispiaciuto per i cittadini e per le attività del territorio. Il sindaco però continua anche a richiedere il tanto desiderato punto vaccinale dislocato. "Se nascesse quello nella zona di Talacchio sarebbe molto importante per evitare spostamenti, inquinamento ambientale e disagi per i residenti di Vallefoglia".

n.m.