
Marco Lanzi: "Anni di annunci, basta. Ora serve concretezza. E noi porteremo i fatti"
1 Dall’operato di questa amministrazione serve discontinuità. E’ ora di dire basta con la politica degli annunci e con un’idea di urbanistica schizofrenica. In questa città sono state inaugurate delle opere ancora incompiute o parzialmente inagibili: basti pensare alla piscina di via Togliatti o al nuovo Auditorium Scavolini, alla variante di Soria o della Celletta. Le persone vogliono maggiore concretezza. 2 E’ necessario riqualificare la zona mare, fiore all’occhiello della città, soprattutto a Levante, mentre il lato Ponente di viale Trieste dovrebbe diventare totalmente pedonale, con un investimento a lungo termine, invece di spendere circa 150mila euro ogni anno. Infine si potrebbero realizzare dei parcheggi interscambio, che potrebbero essere utilizzati dai turisti e da chi soggiorna in zona mare. Ovviamente dovrà essere un progetto che potrà nascere dopo una concertazione con gli albergatori. 3 Sono gli stessi ragazzi a sottolineare la necessità di trovare spazi per farli divertire ed individuare aree compatibili con l’inquinamento acustico. Per esempio, si potrebbe destinare anche un immobile comunale per il divertimento. Manterrei l’ordinanza attualmente in vigore sulla musica a patto che vengano rispettate le regole, cosa che attualmente non avviene.
4 Il nostro programma è chiaro per quanto riguarda le grandi opere. Punteremo sulla riqualificazione del vecchio tribunale, per la realizzazione del Museo della Motocicletta, ma anche sulla realizzazione della nuova Questura. Sarà necessario inoltre riqualificare il parco Miralfiore, lo stadio, Rocca Costanza, gli Orti Giuli e il porto, che potrà essere anche volano economico per la città.
5 Noi vogliamo dedicare un assessorato alle manutenzioni. Oggi manca una programmazione e si tende a coprire le buche solo per emergenza, e alla prima pioggia saltano tutte le asfaltature. Vogliamo fare un programma consultabile anche dai cittadini sulle manutenzioni ed intervenire in tutti i quartieri.
6 Pensiamo di realizzare uno "stadio sociale", non solo uno spazio dove giocare e metterci una farmacia, come previsto oggi. Bisognerà trovare anche investitori privati per realizzare uno spazio dove socializzare, dove ci siano anche un negozio di merchandising, un ristorante e riqualificando anche il parco.
7 All’Auditorium Scavolini da febbraio ad oggi, sono stati ospitati soltanto quattro eventi. Pur di inaugurare si è voluto aprire con il cantiere ancora in corso. Naturalmente io non voglio che l’Auditorium sia una cattedrale nel deserto e credo che sia necessario ospitare eventi sia culturali che sportivi. La struttura non deve rimanere sottoutilizzata.
8 Gli Orti Giuli sono un parco dell’ottocento inserito anche nel portale dei parchi più belli d’Italia. Ma le foto pubblicate non sono aggiornate, altrimenti si vedrebbe lo stato reale in cui versano oggi. La scelta di metterci un bar è completamente sbagliata, mentre bisognerebbe valorizzare il parco con le sue piante e realizzare spazi per la socialità.
9 Il sito di Muraglia, dove realizzare il nuovo ospedale, è stata una scelta di Ricci, che oggi ci troviamo sulle spalle e dalla quale non si può più tornare indietro. Dopo 50 anni però, Pesaro potrà avere un nuovo ospedale, per cui la Regione ha stanziato 205 milioni di euro. Non sappiamo ancora dove potranno essere spostati i reparti che si trovano a Muraglia per l’inizio dei lavori, ma le famiglie dei pazienti ci hanno chiesto di trovare una soluzione all’interno della città.
10 Credo che i 1600 metri quadri dei mosaici del Duomo siano una attrattiva internazionale sulla quale Pesaro dovrebbe puntare. Oggi sono stati aperti parzialmente ma grazie all’intervento di un privato ed è mancata la totale programmazione da parte dell’amministrazione. Per quanto riguarda la cultura bisognerebbe poi valorizzare anche Rocca Costanza: dedicare un museo a Dario Fo e Franca Rame, nonostante siano due grandi artisti, non è sicuramente il modo per valorizzare la nostra cultura.
11 Noi vogliamo un governo della città che funzioni, con persone competenti e con assessori con curriculum inadeguati, come avviene oggi. E poi ci dovrà essere la maggiore trasparenza.