Quando si insinua il vizio del gioco, la coppia scoppia. E’ il caso trattato ieri mattina innanzi al giudice per le indagini preliminari. I fatti segnalati coprono un arco temporale che va dal 2020 al gennaio 2023. Il matrimonio della coppia, entrambi cinquantenni di origine pugliese, genitori di quattro figli e all’epoca domiciliati a Fano, era rimasto saldo per trent’anni quando il tarlo della ludopatia di lui avrebbe lentamente corroso la stabilità tra i coniugi degenerando in denuncia per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Lui, un commerciante titolare di un’ortofrutta, sarebbe rimasto incastrato nel vizio delle slot machine iniziando a fare alla moglie richieste sempre più pressanti di soldi. Lei non aveva entrate proprie, non lavorava e faceva la casalinga ma era lei che gestiva le finanze. A causa del tentativo di mettere in salvo il salvadanaio familiare, però, lei sarebbe incappata nelle ire del marito che sarebbero sfociate in un’escalation di accuse, ingiurie e anche in un episodio violento. A questo punto la moglie si sarebbe ribellata sporgendo denuncia. L’udienza è stata rinviata a settembre prossimo.
a.ma.