Maturità al via per 3.093 studenti "Ma l’esame peserà meno sul voto"

Previste diverse novità, tra cui il maggior valore al curriculum dei ragazzi per la valutazione finale. Torna il secondo scritto e non sarà ‘ministeriale’ ma prodotto dalle scuole. Domani si parte con la prima prova

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Vocabolario di italiano sotto il braccio, mascherina anti contagio da Covid in tasca o, addirittura, a casa. Domani, di primissima mattina, saranno 3.093 i maturandi nella nostra provincia, pronti ad affrontare l’esame di Stato. "Dopo due anni di pandemia – osserva il preside del liceo Mamiani, Roberto Lisotti, presidente di commissione al Polo Tre di Fano – la maturità 2022 si candida a segnare il ritorno alla quasi normalità". Infatti, sintetizzando al massimo, torna la seconda prova scritta, mentre il maturando, di regola, sosterrà il colloquio senza mascherina.

La circolare del Miur del 16 giugno infatti fuga tutti i dubbi sull’utilizzo consentito dei dispositivi di protezione alle vie respiratorie. "E’ raccomandabile in alcune circostanze quali, ad esempio, l’impossibilità di garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro – conferma Donatella Giuliani, preside dell’Istituto Agrario Cecchi di Pesaro, presidente di commissione a Piobbico –. Ma con gli altri commissari d’esame, a Piobbico, siamo d’accordo nell’indossare noi la mascherina e chiedere al candidato di tenerla nei momenti in cui sarà in transito. La potrà togliere una volta seduto al banco". Insomma nulla di limitante, ma dove sarà necessario – è l’orientamento dei due presidenti di commissione - le raccomandazioni saranno applicate: c’è il distanziamento tra i banchi da garantire; l’igienizzazione delle mani, la sanificazione degli ambienti, così come differenziare gli ingressi tra entrata e uscita". Al Mamiani, la scuola più grande delle Marche, la quasi totalità è stata ammessa all’esame di Stato. "Su 450 studenti si contano sulle dita di una mano i non ammessi" osserva Lisotti che sottolinea la novità nella novità della maturità 2022. "Oltre a riavere la seconda prova scritta è una novità della maturità 2022 che la traccia non sarà più ministeriale, ma sarà prodotta dalla scuola – spiega Lisotti –. Ogni indirizzo, avendo una prova specifica con i docenti della disciplina preparerà la traccia in modo tale da poterla tarare rispetto a quello che la classe ha fatto durante l’anno. Inoltre, rispetto al passato, il curriculum dello studente peserà maggiormente sul voto finale". Quanto? "50 su 100 deriverà dalla prova di esame; il restante si baserà sulla storia dello studente" spiega Giuliani.

E’ meglio? "Secondo me si tratta di un miglioramento da conservare al di là dell’emergenza per cui è nato – conclude Giuliani, dirigente scolastica dal 2005 e preside del Cecchi da una dozzina–. La direzione intrapresa è giusta. In 46 anni di servizio ho sempre pensato che l’esame di maturità non deve essere una interrogazione. E’ il completamento di un percorso di studi che deve tenere conto anche della crescita della persona e del cittadino. Sono d’accordo perché sull’esito dell’esame potrebbero avere un effetto negativo variabili come la stanchezza fisica e l’emotività. Non è equo liquidare un candidato solo sulla base della performance finale". Dal primo settembre Giuliani sarà in pensione: al Cecchi, l’ultimo giorno con gli studenti, c’è stata una grande festa in suo onore. "Al Cecchi si piange quando si arriva – commenta Giuliani – perché è una realtà complessa da guidare: non ci si improvvisa; al Cecchi si piange quando la si lascia perché diventa un pezzo di cuore. Oltre all’eccellenza (il Cecchi nel 2019 è stato premiato quale produttore Miglior vino di produzione degli Istituti Agrari d’Italia, ndr) è una scuola che sa coltivare, come poche, il senso di appartenenza".

Solidea Vitali Rosati